“Buonasera a tutti- dai miei disordinati appunti” con Peppe Barra al Teatro Sannazaro di Napoli
accompagnato al pianoforte dal maestro Luca Urciuolo con la regia di Francesco Esposito.
Lo spettacolo è un viaggio nella memoria dell’uomo e artista, la summa delle tappe salienti della sua lunga carriera artistica iniziata all’età di 6 anni, perché nella sua
famiglia si è sempre respirato Teatro.
Il suo rapporto con Napoli è talmente viscerale al punto che non ha mai abbandonato la nostra Città: Napoli per il poliedrico attore -cantante è faro
culturale, filo conduttore , musa ispiratrice della sua brillante carriera artistica da sempre in bilico tra tradizione e innovazione.
Su Napoli è difficile scrivere e pressochè impossibile rappresentarla, ma Peppe Barra nel suo spettacolo riesce nell’ intento conducendoci per mano in un mondo del quale si è già detto tutto, ma
che continua a stupire ed affascinare.
Di Peppe Barra ricordiamo il suo rapporto con la Nuova Compagnia di Canto Popolare fondata dal maestro Roberto De Simone che ha recuperato un mondo di
tradizioni popolari musicali che erano cadute nell’ oblio.
Indimenticabile la sua interpretazione della matrigna nella “Gatta Cenerentola” uno degli spettacoli teatrali più belli degli ultimi anni , rappresentato con successo in tutto il mondo.
Da molti anni Il maestro Peppe Barra porta avanti con Nunzio Areni il progetto affinchè la “Cantata dei pastori” diventi patrimonio immateriale dell’ Unesco.
“In Buonasera a tutti- dai miei disordinati appunti” ha ricordato la sua serena infanzia trascorsa prima a Roma, poi a Procida e Napoli, con una menzione speciale
per la sua insegnante la scrittrice Zietta Liù denominata la Montessori napoletana per la sua abnegazione nel difficile mestiere di educatrice scolastica .
Si è soffermato sul fortunato sodalizio artistico con la madre Concetta Barra attrice- cantante dotata di una profonda ironia ed enorme carisma, molto amata dal suo pubblico.
Affabulatore gioioso e triste Peppe Barra è riuscito a ipnotizzare il pubblico in sala alternando episodi di vita vissuta , favole come “La scortecata” di G. B. Basile, e canzoni quali “Papaveri e Papere”, “Aitano”, “A serenata e Pulecenella” di Domenico Cimarosa, ”Balocchi e Profumi”, “ La pansè”.
Il Teatro per essere cultura deve essere di qualità, deve avere qualcosa che ti smuove dalle sedie, uno scambio empatico tra spettatore e attore e il maestro
Peppe Barra con “Buonasera a tutti- dai miei disordinati appunti” ci riesce benissimo.
Peppe Barra ha chiuso lo spettacolo con la sua personale interpretazione di “Tammurriata nera” di E. A. Mario che vuole essere un grido di dolore dedicato a
tutte le donne vittime di violenza.