Charlot non aveva niente di ordinario, a partire dalla sua nascita. Il buffo omino che Charlie Chaplin amava definire “a little fellow” fu ideato per caso sul set di “Mabel’s Strange Preficaments”.
Il personaggio più amato degli ultimi cento anni nacque il 7 febbraio 1914: bastone, bombetta, pantaloni sformati e l’immancabile sigaretta gli fecero prendere vita sul set di “Kid Auto Races at Venice”, conosciuto meglio come “Charlot si distingue”.
Il cortometraggio in cui per la prima volta i nostri antenati ammirarono questo incredibile Vagabondo durava sei minuti: 360 secondi di risate, sogni, emozioni. Sei minuti di satira e lotta contro gli stolti al potere. Piccoli fotogrammi di luce per cercare di combattere giorni bui.
Charlot ha lottato per la sua epoca e l’ha segnata. Charlot è nato per caso, ma è stato protagonista cosciente di oltre 70 film che hanno fatto vincere a Charlie Chaplin ben due Oscar alla carriera.
Charlot è Charlie e Charlie è Charlot: entrambi hanno 25 anni e sono londinesi, trovatelli che hanno conosciuto la fame e la miseria, l’umiliazione e l’arroganza. Le due facce della stessa medaglia sanno far ridere a crepapelle, ma anche commuovere e far piangere ancora oggi tutti noi spettatori nati quasi un secolo dopo.
Charlot vive di semplicità e bellezza, Charlie dona autenticità.
Charlot oggi festeggia il suo primo centenario e noi vogliamo fargli gli auguri ricordando e rigustando con voi “Il discorso all’umanità” tratto dal capolavoro “Il grande dittatore”. Unico film in cui il muto vagabondo utilizza l’arma più potente del mondo per risvegliare i nostri cuori: le parole.
Buon compleanno Charlot!