“Buena onda” un viaggio poetico di una nave tra le onde del mare. L’imbarcazione, però, è particolare: si tratta della platea del teatro Diana con gli spettatori chiamati a fare da ospiti della nave “Buena onda”, il nuovo lavoro di Rocco Papaleo e Giovanni Esposito diretti da Valter Lupo. Un esempio felice della forza del teatro-canzone quel genere portato in scena da Giorgio Gaber.
Una sceneggiatura ben orchestrata da Valter Lupo, Rocco Papaleo, Giovanni Esposito e Valerio Vestoso, dove malinconia, ironia, comicità e musica si rincorrono in un equilibrio perfetto.
Sulla nave da crociera, la “Buena onda”, il capitano Ruggiero Chiaromonte (Giovanni Esposito) ed il cantante Gegè Cristofori (Rocco Papaleo) si raccontano; questo svelarsi consente ai due uomini di trovare punti in comune ed azzerare le evidenti differenze tra di loro. Il comandante Chiaromonte è un uomo che vive per il mare, per la sua nave, sebbene nasconda anche doti ed ambizioni attoriali; Gegè, invece, è un cantante jazz poco incline all’ allegria ed al divertimento, che compone canzoni o adatta in dialetto lucano, pezzi celebri; tutto questo è poco adatto al clima scanzonato che si respira su una nave da crociera a Capodanno. Con il cantante c’è il gruppo musicale degli “Incompresi” specializzati nel repertorio jazz, quindi, poco apprezzati dal comandante e dagli ospiti della nave.
Quasi due ore di spettacolo che scorrono senza accorgersene tra una canzone ed un pezzo recitato che in molti casi si fondono.
Francesco Accardo (chitarra), Jenny Accardo (percussioni), Guerino Rondolone (contrabbasso), Arturo Valiante (pianoforte) sono i musicisti che rendono piacevole “la navigazione”: polivalenti e molto bravi capaci d’intervenire nella storia in maniera elegante ed appropriata.
Il pubblico del Diana ama Papaleo e l’artista ricambia l’affetto concedendosi agli spettatori a lungo prima dell’inizio dello spettacolo. Bravo Giovanni Esposito che offre un personaggio multiforme e lo fa con bravura; Papaleo conferma le sue doti attoriali. Valter Lupo firma una raffinata regia.
L’equipaggio della “Buena onda” saluta gli ospiti con un brano molto apprezzato: “La foca” forse il più famoso di Papaleo. Standing ovation del pubblico che, a malincuore, lascia il teatro vomerese, del resto si sa che la crociera crea dipendenza ed è difficile tornare alla vita normale.
In scena al teatro diana fino al 10 aprile.