Francesco Prisco firma il suo nuovo lavoro “Bob & Marys” nelle sale da pochi giorni; una commedia sociale con venature black e con un pizzico di grottesco girata a Napoli ma ambientata in un non luogo, ispirata a una storia vera. Gli interpretati principali sono: Rocco Papaleo e Laura Morante. Roberto (Rocco Papaleo) e Marisa (Laura Morante) sono una coppia che conduce una vita priva di sussulti: istruttore di scuola guida lui e operatrice volontaria lei, vivono in un equilibrio di grigia abitudine. Fino a quando una notte, dei criminali spietati si introducono in casa loro e la riempiono di pacchi dal contenuto misterioso, ma sicuramente illegale. “Accùppatura”, è questo il nome della pratica criminale che costringe la coppia a custodire in casa merce illecita, senza possibilità alcuna di denunciare e, soprattutto, col serio rischio di passare un guaio con la legge. Pian piano, sotto scacco dei malviventi e con gli sguardi indiscreti del vicinato da eludere, Roberto e Marisa, invece di soccombere, ritrovano l’energia ribelle e fantasiosa di quando erano ragazzi e la voglia di reagire al sopruso a tempo di Rock and Roll…
Un cast in cui Rocco Papaleo e Laura Morante sono i protagonisti ma che funziona in tutte le sue parti: da Giovanni Esposito a Massimiliano Gallo, da Francesco Di Leva a Gianni Ferreri, ad Andrea Di Maria tutti hanno apportato un notevole contributo artistico che salta all’occhio dello spettatore
“Credo – ha dichiarato Prisco – che quando lavori con degli attori il settanta, ottanta per cento della difficoltà risieda nella scelta degli interpreti. In questo film abbiamo lavorato molto su Francesco Di Leva, Giovanni Esposito ed abbiamo eliminato alcune delle loro caratterizzazioni “tipiche” a vantaggio di aspetti nuovi del loro modo di recitare e questa cosa risulta funzionale. Anche da un punto di vista estetico abbiamo creato un aspetto nuovo, non tipico”.
“Ho creduto subito – dice Papaleo – nella validità del progetto di Francesco che ha cercato di fare un film diverso. Napoli è la città più ricca artisticamente sicuramente d’Italia ed è difficile parlare di qualcosa in questa città di cui non si sia ancora detto tutto. Il nostro sforzo è stato provare a trovare la nostra strada che poi è quella di Francesco. Laura è una donna colta, interessante ed è un piacere averla come compagna di set. Mi sono trovato molto bene con lei ma credo che la riuscita del film sia anche nella capacità di tutto il cast; parliamo di tutti attori personali che hanno operato in un ottimo clima, bastava intonarsi tutti e le cose andavano”.
“Quando ho rivisto il film – ha affermato Esposito – sono rimasto molto contento del mio personaggio e questo non avviene sempre. La recitazione un po’ a togliere voluta da Francesco ti mette in un mood di credibilità ed è molto bello. Certo quando reciti con un’attrice come la Morante ti viene un scomplesso d’inferiorità ma poi cerchi di andare avanti…”
“Del film – dichiara Di Leva – mi è piaciuto molto il suo essere napoletano senza esserlo perché credo che si sia creato un nuovo genere. La cosa più bella è vedere che si comincia a fare ironia sulla criminalità. Ringrazio Francesco che ha lavorato sulla mia interpretazione portandomi all’essenza del personaggio, mi ha tolto l’eccessiva cattiveria e qui è venuto fuori un “cattivo” diverso”.