Back to The Start è il titolo del nuovo singolo in distribuzione radiofonica di Lilian More. Il brano, di cui è stato realizzato anche un videoclip, anticipa In Bloom, il nuovo lavoro discografico della giovane rocker milanese. L’album, la cui uscita è prevista per il prossimo ottobre, rappresenta una rinascita personale e professionale. In Bloom, totalmente autobiografico, si compone di 11 brani inediti, in cui la cantautrice grida al mondo tutto quello che ha oppresso e soffocato nel suo profondo.
È uscito il videoclip del singolo Back to the start. Nel video metti in evidenza il conflitto e la convivenza tra la l’anima – nei due sue aspetti sensibile e tormentata – e il corpo. Cosa vuoi comunicare?
«Il brano l’ho scritto dopo la fine di una storia d’amore. Racchiude sentimenti di dolore e rabbia. Quello che ho voluto esprimere attraverso il videoclip è la volontà di voler ripartire e ricominciare, percorrendo un’altra strada. Così attraverso i due tipi di abbigliamento quello bianco e quello nero, ho interpretato le due facce dell’anima, quella fragile e l’altra tormentata. Ho poi rappresentato la persona, la parte terrena, il corpo, attraverso la scena in cui salgo su una moto e riparto per una nuova strada, lasciandomi il passato alle spalle. Back to the start vuole far riflettere: così dalla sofferenza si può trarre la forza per andare avanti e ricominciare».
In autunno uscirà In Bloom, il tuo primo album dopo l’Ep Now we go!, un lavoro autobiografico ce ne vuoi parlare?
«Sono autrice di musica e testi. In Bloom è attualmente in produzione in questo periodo, con la collaborazione di validi musicisti. In Bloom è molto intimo, è stato come mettersi a nudo, perché i brani nascono da momenti di vita personali. Per quanto riguarda la musica i pezzi hanno una chiave rock, con influenze che vanno dal pop punk degli anni ’90 al grunge, con melodie decisamente pop. Sto anche lavorando sul sound cercando qualcosa di originale che possa darmi quel segno di riconoscimento, per caratterizzare al meglio la mia musica».
Ti sei appassionata alla musica all’età 9 anni, quali artisti hanno segnato il tuo percorso musicale? Quale musica ti ha influenzato?
«Sì, guardando MTV Music è nata la mia passione. Ho imparato a suonare la chitarra da autodidatta, cominciando a scrivere i primi brani. Principalmente ascoltando la sfera del rock, in particolare il pop punk californiano. Tra gli artisti i Blink 182 un gruppo degli anni ‘90, e i mitici The Clash degli anni ‘70. Musicalmente mi hanno influenzato i Nirvana».
Per questo motivo scrivi in inglese?
«Sì, l’ascolto di queste band straniere ha influito decisamente, così, quando scrivo i brani penso in inglese».
Hai mai partecipato alle selezione di un talent? Cosa ne pensi a riguardo?
«Non l’ho mai vista come possibilità per la mia carriera. Ho sempre pensato che la musica dovesse essere espressa attraverso i palchi. Essendo una cantautrice penso che il talent sia indicato per i cantanti».