Spazio post-moderno in Blood Moon, il secondo album della musicista siciliana Rossella Aliano. Un spazio pop, in cui sono incorporate contaminazioni elettroniche e dove in ogni traccia riconosciamo il rapporto tra la rinascita ed i momenti di spaesamento. Rossella Aliano di origine siracusana, nasce musicalmente nel 2001 insieme al gruppo Liberadante di cui diventa autrice e compositrice di musiche. Nel 2004, dopo essere approdati alle semifinali di Sanremo Rock, realizzano il videoclip “A la nuit”, premiato da Arte Nuda. Nel 2009 raggiungono il terzo posto al Festival Internazionale della canzone d’autore a Santa Maria a Monte, vincendo poi L’Etna Rock Festival seconda edizione. Nel 2010 Rossella Aliano vince il premio della critica al Demo Lady’s Award di Radio Rai1 e sempre nello stesso anno, con i Liberadante, incide, il primo album “Il Mondo dell’abbondanza”. Tra il 2011 ed il 2013 si aggiudicano numerosi premi, finchè la band decide di sciogliersi proprio nell’anno 2013, da lì il via al percorso da solista di Rossella Aliano. Un viaggio autentico e di innovazione, che la vede protagonista con l’uscita di Blood Moon il 7 dicembre, grazie all’incontro con i Blood Moon Project, i nuovi musicisti che l’hanno accompagnata nella realizzazione del disco. Ad aprire il disco, Adam, un pezzo dalle sonorità dichiaratamente elettro-pop. Segue Giuda, titolo provocatorio che sull’onda di percussioni, chitarre e batterie dalle forti acustiche, canta la denuncia all’omologazione umana. Anelli è il pezzo che ci rende ancora più consapevoli del bel suono che Rossella Aliano pota in circolo. Suoni da favola post-moderna in Ali di Ferro e Neve, che ci abbandonano a melodie inebrianti. “Tra fasci di nervi ardenti, luce piena, brucia i demoni nella mia testa aliena”. Così suona e canta in Anime e Draghi, un testo che si muove sull’onda di un sound estremamente elettro-rock. Note leggiadre dal ritmo malinconico in Sereni di Pioggia. In Nessuna Metà possiamo accogliere la soavità vocale che si incontra alla delicatezza del piano. Ancora un ritmo diverso, ricercato e di innovazione in Sangue. Seguono Parole nella Notte e Una Statua sulla Cattedrale, dove la ricercatezza che Rossella Aliano vuole divulgare non lascia spazio ad altra osservazione dell’ascolto. Todo va Bien è una dedica di carattere autobiografico, che la cantante ha dedicato ad un amico. Blood Moon, il brano che dà il titolo all’album, prosegue il percorso anticonformista dell’artista, facendoci penetrare in un concetto che descrive quanto la società post-moderna, si stia rubando con l’infinità di stimoli a cui siamo esposti, la nostra essenziale identità. Incisività ed autorevolezza musicale ascoltiamo in Real, un testo cantato in inglese, dove la giovane artista racconta di un amico tornato alla vita, dopo un periodo di coma. Chiara sintesi metaforica della rinascita umana.
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