Fino al 30 marzo il Teatro Diana di Napoli ospita la prima nazionale del nuovo ed inedito spettacolo dal titolo Finchè giudice non ci separi scritto da Augusto e Antonio Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli per la regia di Augusto Fornari con Biagio Izzo, Adriano Falivene, Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale e la partecipazione straordinaria di Augusto Fornari.
Massimo (Biagio Izzo), libraio per vocazione, si è separato dalla moglie ed ha appena tentato di togliersi la vita. Il giudice-donna che ha seguito il suo caso lo ha ridotto sul lastrico privandolo della casa e costringendolo a sborsare un ricco assegno mensile alla moglie e alla figlia Nicole.
I suoi amici storici Mauro (Augusto Fornari) donnaiolo e spaccone, Paolo (Adriano Falivene) sensibile e delicato e Roberto (Roberto Giordano) simpatico e sempliciotto gli hanno trovato come sistemazione uno squallido appartamento di appena 35 mq, ex casa di appuntamenti, in un sottoscala di un vecchio e fatiscente palazzo. Si affannano a consolarlo disvelando il proprio vissuto e montando, non senza qualche difficoltà, una libreria Ikea , unico mobilio insieme a un divano consunto e uno scatolone che funge da armadio quattro stagioni. Ma, ironia della sorte, chi è la vicina di casa di Massimo? Proprio il giudice che lo ha mandato in rovina. Da questo momento la commedia diventa arguta, vivace, frizzante ed assume quella leggerezza tra il divertito e lo scanzonato che consente agli interpreti di far apprezzare agli spettatori le loro capacità recitative pur parlando di un argomento serio ed attuale quale appunto quello delle separazioni.
Eccellente l’intesa nella scrittura del testo derivata da una collaborazione pluriennale tra i fratelli Fornari con Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli (La casa famiglia 2017-Ritorno al presente 2022- A Capodanno tutti da me 2025) in grado di ordire una trama avvincente condita con ironia e battute originali per nulla scontate. Eccellente anche l’intesa tra gli attori molto amati dal pubblico a partire da Biagio Izzo che ha offerto agli spettatori un personaggio ben cesellato di irresistibile comicità e di grande spessore attraverso una regia lucida e puntuale, senza sbavature.
Finchè giudice non ci separi è un piccolo ma grande testo teatrale elegantemente sfaccettato e ricco di sfumature e di significati. É la dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che il teatro offre sempre spunti di riflessione sull’attualità. E cosa c’è di più attuale dell’argomento separazioni? Tutti noi siamo venuti a conoscenza attraverso fatti di cronaca che i mariti separati sono quelli che maggiormente soffrono per questa condizione e il testo forse espone una visione sbilanciata perché prevale quella maschile.
Finchè giudice non ci separi è una commedia da non perdere a cui gli spettatori hanno tributato sinceri e calorosi applausi.