“Buona fortuna”, il singolo di Benji & Fede uscito lo scorso 15 dicembre, anticipa il loro terzo album di inediti con un bel video con il capitano del Milano, Leonardo Bonucci , nel ruolo di un moderno “super eroe”. Ora il duo pop, che oggi pubblica Siamo Solo Noise, il suo terzo disco, torna con un video di un singolo più leggero, On Demand, dove scherza sulle ansie del mondo dei talent. Ci siamo incuriositi e ne abbiamo parlato con i diretti interessati.
Che messaggio volete dare con questo video?
«Volevamo giocare col meccanismo di un qualcosa di cui non abbiamo mai fatto parte. Sembra di essere tra i pochi a non aver fatto un talent, sappiamo che probabilmente non sarebbe stato possibile per noi emergere in un programma tv. Tutto quello che abbiamo realizzato lo dobbiamo al pubblico che ci ha seguito e che dal web ci ha accompagnato nelle piazze e in eventi sempre più grandi. Non dimentichiamo i momenti in cui con loro volevamo farci notare e dire a tutti: hey, guardate che in questa nicchia esistiamo anche noi».
Ci sono anche momenti più intensi nel disco, come Da Grande.
«Per Natale siamo andati al policlinico di Modena al reparto di oncologia pediatrica perché i bimbi avevano chiesto di noi. Ci ha dato tanto questa esperienza. E dopo stiamo pensando che i cori dei bambini andavano bene su il pezzo Da Grande. I bambini hanno davvero accettato di buon grado, per i genitori era una rivincita che ha dato gioia. Abbiamo deciso di mettere all’inizio del pezzo i loro desideri, è una cosa molto delicata. Speriamo che il coraggio non li abbandoni mai».
Siete cresciuti? È questo il disco della maturazione?
«A livello anagrafico siamo cresciuti ma abbiamo anche fatto molta esperienza, 40 date l’anno scorso sono state una grande palestra. Prima non avevamo maturità o la forza di trattare alcuni temi. Abbiamo avuto anche la fortuna e la consapevolezza di essere credibili e cantare tutto quello che ci siamo permessi di scrivere questa volta. È una grande soddisfazione anche vedere che iniziamo a destare interesse anche presso chi non ci ha mai ascoltato».
Quali sono i vostri nuovi traguardi?
«Dei concerti ne parleremo più vanti perché vogliamo fare cose diverse e avendo riempito il Forum di Assago l’anno scorso vogliamo andare oltre. Il nostro obiettivo è crescere insieme al nostro pubblico. Ma vediamo sempre facce nuove, e magari questa maturazione che per noi non è rivoluzionaria, beninteso, ci fa perdere dei vecchi ascoltatori e ce ne fa acquisire altri. Non è un cambiamento che farà sentire strani i vecchi fan ma non è una strategia per cambiare target. Noi abbiamo fatto le canzoni più belle e possibilmente ascoltabile senza limite d’età. E l’obiettivo è sempre divertirci e lasciarci andare».