Peppino Mazzotta e Vincenzo Ferrera in un web video aspettano Godot per Stasera c’è spettacolo? To Play! un progetto-spettacolo nato da un’idea di Donatella Furino e Emma Campili, suddiviso in lavori su web e a teatro che portano inscena il teatro stesso, così che l’attore divenga il testo stesso e gli infiniti modi possibili costituiscano la drammaturgia. Ogni testo, anzi scena su cui si lavora, diventa espediente per svelare al pubblico tutti i principi alla base dell’atto teatrale: dall’improvvisazione ai tempi, dalla tecnica dell’attore professionista al talento grezzo e così via.
Il viaggio in attesa di Godot, ha fatto varie tappe della nostra penisola, Sicilia, Toscana, Lazio, Campania. È stato ospitato in vari luoghi autogestiti, fortemente connotati politicamente, che sono stati perfette location di un viaggio all’ interno dell’anima che si esterna nel sociale, nel quotidiano, nella lotta, affinché un diverso modo di sentire venga reso sempre più pubblico e condiviso. Intimo e privato, animo e attore, teatro e politico si sono amalgamati in questo progetto di filosofia teatrale che ha concluso una prima fase di lavoro su Beckett con due straordinari attori, volti noti al grande pubblico anche per cinema e tv, Peppino Mazzotta e Vincenzo Ferrera.
Aspettando Godot è diventata una serie: Quando si aspetta Godot. Ventuno attori lo hanno aspettato ripercorrendo diversi approcci recitativi, luoghi e situazioni quotidiane. Questo insolito uso del testo di Beckett è nato dalla convinzione che “gran parte della scrittura teatrale del ‘900” non appartenga alla storia particolare dell’uomo ma all’uomo come prodotto del mondo. Certi luoghi, certe storie e certe situazioni, oggi, sono di per sé “una frase”. Sono più forti delle parole che riescono ad attirare a sé e a farle diventare altro, senza forzatura e senza modificare in alcun modo il testo originale.
Il viaggio continua, con altri testi, altri autori, altri attori, nel tentativo di restituire al pubblico non l’atto finale di un pensiero ma gli strumenti per pensare e creare in un dato modo. Ridonare l’arte agli attori, attraverso un pretesto teatrale, senza la necessità di scrivere una nuova drammaturgia.