Se dovessimo scrivere una fiaba la chiameremmo “Il coraggio di cambiare” ed inizierebbe così: «C’era una volta una principessa di moda che per inseguire un sogno abbandonò milionarie passerelle ed importanti copertine, per lavorare come apprendista in pasticceria».
Nel caso in questione, non parliamo di una simpatica favola per bambini, ma di pura realtà. Passare dalla moda all’arte del cake design è ciò che ha scelto di fare Ashley Holt, l’ex modella del Kentucky, che ha partecipato ed ha vinto la terza edizione del reality show americano “Il Boss delle Torte – La sfida” (titolo originale “Cake Boss”) trasmesso in Italia dall’emittente televisiva Real Time.
Lo spettacolo televisivo, giunto ormai alla terza edizione, prevede una gara ad eliminazione tra 13 pasticceri che, a termine di varie competizioni, arriveranno solamente in tre alla sfida finale per contendersi la vittoria. Centomila dollari il montepremi del concorso oltre ad un contratto di lavoro presso la rinomata pasticceria Carlo’s, nel New Jersey, gestita della famiglia italo-americana Valastro, di origini siciliane e pugliesi, che si occupa di pasticceria ed è specializzata nella confezione di torte scenografiche per ogni occasione.
Ottime le capacità che, fin dalla prima puntata, hanno permesso ad Ashley Holt di distinguersi in ogni competizione, fino alla sfida finale. Una doppia sfida quella dell’ex Top Model americana che, come ha dichiarato in vari “confessionali”, ha partecipato al reality show, oltre che per dare spazio alla sua passione per la realizzazione di torte e decorazioni, anche e soprattutto per dire no a degli “schemi fissi” imposti dalla moda.
La bellissima modella, infatti, in uno dei suoi sfoghi davanti alle telecamere ha parlato di sé, delle sue sfilate, della carriera di modella, delle sue copertine. Ma ha parlato anche della sua forza di volontà, della sua capacità di ribellarsi ad un sistema fatto di diete ferree, deleteri digiuni e, troppo frequenti, casi di anoressia. Del suo coraggio di cambiare. Per seguire la sua passione per i dolci e la decorazione ha, dunque, preferito i cup-cakes alle passerelle, lo zucchero a velo alle copertine, un contratto da apprendista pasticciera ad ingaggi milionari. Qualche materialista penserà che quella di Asley sia stata una follia.
Per i “sognatori”, invece, quella di Ashey sarà vista come un’impresa esemplare a cui ispirarsi. A prova che la volontà di cambiare, spesso premia. Che il lieto fine non accade solo nelle favole e che, se ci si crede davvero, “i sogni son, veramente, desideri”. Siamo fieri di te, Ashley!