Questa sera, in prima sera su Rai1, andrà in onda la prima puntata della nuova fiction “Il Commissario Ricciardi”, diretta da Alessandro D’Aalatri e tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni con Lino Guanciale, Antonio Milo, Enrico Ianniello, Serena Iansiti, Maria Vera Ratti, Mario Pirrello, Fabrizia Sacchi, Nunzia Schiano, Adriano Falivene, Marco Palvetti e Peppe Servillo.
Si tratta di una coproduzione Rai Fiction-Clemart in 6 episodi che dureranno fino all’1 marzo con regia di Alessandro D’Alatri.
Il film è anche un viaggio nella memoria nella Campania anni ’30 tra strade ricostruite e piazze trasformate di una Napoli con ambientazioni d’epoca nei magnifici teatri cittadini San Carlo e Sannazaro, tra le chiese del centro storico, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, la neoclassica Villa Pignatelli, la settecentesca Reggia di Portici, e ancora nelle città casertane di Capua e Castelvolturno e nel borgo medievale di Nocera Inferiore.
“Il Commissario Ricciardi” è una potente contaminazione di generi poliziesco, mystery e melò per un racconto coinvolgente, che indaga sul senso ultimo della vita e del dolore. Protagonista è Luigi Alfredo Ricciardi (un trent’anni commissario della Mobile di Napoli) che si porta dentro una maledizione ereditata dalla madre: vede il fantasma delle persone morte in modo violento e ascoltarne l’ultimo pensiero. Per questo motivo si dedica in modo totalizzante al suo lavoro, rinunciando all’amore, anche se poi arriverà ugualmente, inaspettato e struggente.
Per un più di un anno di riprese (dal 2019 e nell’estate 2020 con l’effettuazione gratuita di test anti-covid), la Fondazione regionale, presieduta da Titta Fiore e diretta da Maurizio Gemma, ha assistito la produzione della serie tv Rai nella valutazione e nella riscoperta di numerose location di prestigio con un grande impegno nella ricerca dei set e nella selezione dei siti più adatti a ricreare ambienti e scenografie. Nella fiction si potranno ammirare inoltre lo splendido Complesso monumentale dell’Annunziata, di età medievale e situato nel centro storico a ridosso del quartiere Forcella, con la Basilica, il Succorpo vanvitelliano e il cortile, la seicentesca Chiesa di San Ferdinando in Piazza Trieste e Trento con scene girate anche al vicino Palazzo Reale, nello storico Caffè Gambrinus e a Piazza del Plebiscito, simbolo della città con il palazzo della Prefettura, il Museo e Real Bosco di Capodimonte con riprese anche nel cortile della scuola di ceramica, Istituto ad indirizzo raro “Caselli-De Sanctis”, Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia, per arrivare fino al mare del Molo San Vincenzo. All’ex base Nato di Bagnoli invece sono stati ricostruiti la scenografia di Via Toledo e parte degli interni del Teatro San Carlo.