In uscita nelle sale italiane il prossimo 24 marzo il film “Il peggior lavoro della mia vita” diretto da Thomas Gilou da una idea originale di Romain Lévy e Kev Adams che oltre ad essere il protagonista di questa commedia esilarante ha anche contribuito alla scrittura.
Distribuito da Notorious Pictures, il film vede tra gli attori: Kev Adams, Gérard Depardieu, Daniel Prévost, Mylène Demongeot, Jean-Luc Bideau, Firmine Richard, Marthe Villalonga, Antoine Duléry, Manda Touré, Oussama Kheddam.
Il film racconta l’incontro scontro tra generazioni molto distanti tra loro, ma solo in apparenza: un’improbabile storia di amicizia tra Milann, un giovane detenuto costretto a lavorare in una casa di riposo piuttosto che andare in prigione e un gruppo di anziani pensionati che non sono preparati ad accettarne la presenza finchè non scoprono che Milann è un orfano come loro e decidono di lasciarlo entrare.
Milann scopre poi che c’è qualcosa di strano poiché gli anziano non ricevono mai nessuna visita e la casa di riposo sta rubando i loro soldi, decide allora di aiutarli e organizzare una fuga, ma dove?
«Questo progetto – racconta il regista Thomas Gilou – nasce dal mio incontro con Kev Adams. Era da un po’ che volevo lavorare con lui. Gli avevo proposto il ruolo principale di un soggetto che stavo sviluppando ma il film poi non si è potuto realizzare. Ci siamo incontrati in questa occasione e c’è stato subito un buon feeling reciproco. In effetti, è stato lui che mi ha chiamato per parlare di Il peggior lavoro della mia vita e mi ha detto che voleva che fossi io a dirigerlo. Pur essendo sorpreso e lusingato all’inizio, ho poi ascoltato la visione del film che avevano lui e Catherine Diament, la sua coautrice. Siamo stati subito d’accordo su di essa, abbiamo fissato la data delle riprese per gennaio 2020, abbiamo lavorato al casting e abbiamo iniziato l’avventura. Dico “avventura” perché a quel tempo i finanziamenti del film non erano affatto completi. Kev e la sua società, la My Family, hanno avuto il coraggio di iniziare davvero il progetto senza un piano di sicurezza… Posso dirvi che prendersi questo rischio con tanta volontà e dinamismo è estremamente raro nell’industria cinematografica!».
Kev Adams sulla scelta di affidare la regia a Gilou afferma: «Essendo un grande fan del suo lavoro, sognavo da tempo di lavorare con
lui. La verite si je mens o Michou d’Auber sono tra i film che hanno segnato la mia infanzia… Sapevo anche, ad essere sincero, che grazie a Thomas avremmo avuto accesso al cast che sognavamo! A fronte di attori così esperti, avevamo bisogno di un regista che avesse esperienza, che ispirasse fiducia. So che Gérard Depardieu non avrebbe mai accettato la parte senza Thomas Gilou».