Dopo il fortunato debutto napoletano, approda a Roma – al teatro Piccolo Eliseo – Ferdinando di Annibale Ruccello, con Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca, per la regia di Nadia Baldi; una produzione Teatro Segreto (repliche fino al 5 Novembre).
Scritto agli inizi degli anni Ottanta e ambientato nel 1870, Ferdinando resta il capolavoro di Annibale Ruccello – che sarebbe prematuramente scomparso di lì a poco – di grande attualità e spessore. Donna Clotilde, baronessa borbonica, sceglie l’isolamento in una villa vesuviana in segno di disprezzo per la cultura piccolo borghese che si va affermando nell’Italia post-unitaria. Insieme a lei, una cugina povera – Gesualda – svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera. Unico frequentatore della villa è Don Catellino, prete dissoluto e coinvolto in intrallazzi politici. La vita di questi personaggi scorre monotona, fino all’arrivo di Ferdinando, supposto nipote di Clotilde, giovane dalla bellezza “morbosa e strisciante”, che metterà scompiglio nelle loro esistenze. “Ferdinando – spiega Nadia Baldi – si concentra sul più insondabile dei misteri: la mente umana. Nasce così in me l’esigenza di indagare il mondo creativo delle donne, quando i freni inibitori e culturali non hanno più il loro potere censurante. Tutti i personaggi, in una prima fase, si presentano nel loro quotidiano, per poi disvelare geniali strategie e stupefacenti mondi interiori…”
L’attenta regia di Nadia Baldi restituisce appieno la potenza drammaturgica del testo, concentrandosi principalmente sul rapporto tra i personaggi e tra questi e gli oggetti che li circondano. Rapporti che spesso si evidenziano con piccoli gesti, giochi di sguardi, valanghe di parole seguite da inquietanti silenzi. Una regia che nulla concede al naturalismo (come del resto sembra indicare il testo) e che si avvale delle suggestive scene di Luigi Ferrigno e dei raffinati costumi di Carlo Poggioli. Bravi ed affiatati gli attori. Tra loro spicca una istrionica Gea Martire (Donna Clotilde)e una potente Chiara Baffi (Gesualda), la cui interpretazione le è valsa la candidatura al Premio Le Maschere Del Teatro 2017 come migliore attrice non protagonista.
Da vedere.