Grande interesse alla “Mostra del Rock” in corso d’opera al Pan. Musica di interessante anima è stata portata in sala dall’artista napoletano Antonio Onorato, acclamato musicista jazz, di fama internazionale, che ci ha regalato un momento di gran bella musica, oltre che di ricordo empatico con Pino Daniele, l’indimenticabile cantautore a cui la Mostra, è dedicata e con il quale Onorato, ha vissuto momenti artistici e privati indescrivibili e di elevata poesia.
La manifestazione, con al timone Carmine Aymone e Michelangelo Iossa ha rappresentato il contenitore ideale per concedere ad Antonio Onorato l’opportunità di presentazione di Trio Live, il suo nuovo lavoro discografico, un primo live, che sorge a 25 anni di carriera e ben 23 album pubblicati. Un contenuto musicale che ne sancisce i suoni mediterranei, intrecciati ad un ritmo che ha reso Antonio Onorato, ampiamente acclamato all’estero, oltre che in terra natìa.
Il noto musicista, una figura che si distacca da ogni etichetta, un vero etnomusicologo, che fa della ricerca musicale la sua incessante passione, ha oggi alla “Mostra del Rock”, in modo entusiasmato, descritto le caratteristiche di “Trio Live”, che racchiude la scelta delle migliori esecuzioni dei concerti tenuti, i brani maggiormente amati “quelli legati da un filo logico, invisibile, che si traduce in una rilettura, se vogliamo, della musica napoletana” come ha fieramente sostenuto. “Da diversi anni mi è stato chiesto di far partire un mio live, ma non mi ero mai deciso, anche perché essendo un musicista on the road, sono sempre alla continua ricerca, nel senso che terminato un lavoro, ne concepisco subito l’idea di un altro….poi riscoprendo le tante registrazioni, ho scelto di maturare questa decisione”; Ha così proseguito Antonio Onorato, motivando il punto di partenza di “Trio Live” “un lavoro psicologico dunque, di riascolto di numerosi brani, da cui ho fatto partire una selezione, accompagnandomi di una formazione di ampio rispetto, con Mario De Paola alla batteria che per me è davvero una colonna portante per quanto riguarda il mio percorso musicale, una presenza di grande sicurezza. Poi c’è Dario Deidda, per il quale voglio spendere due parole, in quanto si tratta di un musicista eccelso, uno dei più grandi bassisti nel mondo, due figure che resteranno nella storia della musica europea, e che certamente accrescono l’importanza di questo lavoro”. Un contenuto che si presenta strumentalmente con grande pregnanza ed ecletticità.
Il chitarrista con le ali, espressione di libertà, di ciò che egli stesso rappresenta nella sua persona ed in tutto quanto comunica in musica, oltre che descrivere le sue passioni, i suoi motivi ispiratori, ha riportato in campo un sentimento di affettuosa nostalgia di Pino Daniele, del quale ha ricordato la sua infinita generosità, la schiettezza, la scelta innata di volerlo inseguire musicalmente e di realizzare poi con l’incontro in musica ed in amicizia che si è nel tempo vivacemente rafforzato. La Mostra del rock ci ha donato un momento di gigante sentimento, emozione, di preziosa musica, che cuore e spirito scelgono ai primi accordi, come quelli che dipinge Antonio Onorato a cui lo stesso Pino disse ” Ogni vota ca te miett che man ncopp a chitarra esce nu ritratto bellissimo”.