“Annella di Portacapuana” torna a vivere al Teatro Sannazaro di Napoli, in scena fino al 10 febbraio, dopo quarantasette anni dalla prima rappresentazione , grazie alla regia di Lara Sansone.
Regista intraprendente e coraggiosa, in grado di interpretare e leggere la tradizione con questo grande classico dell’Ottocento con l’occhio e lo sguardo sul presente in uno spazio scenico riadattato per l’occasione. Si racconta la storia di Annella (Lara Sansone), la madre Porzia (Leopoldo Mastelloni),Rita (Ingrid Sansone) innamorate di Meniello (Corrado Ardone) in un intreccio di inganni, giochi di seduzione, scambi e situazioni paradossali.
I ritratti umani presenti sono ben delineati e i dialoghi attualissimi per le tematiche affrontate come la non comunicazione tra uomo e donna con la conseguente incomprensione,il rifiuto ostinato del naturale processo di invecchiamento da parte delle donne che le porta a comportamenti innaturali e patetici. Annella rappresenta una femminista ante litteram, in quanto si batte per l’emancipazione della donna (non serve una gonnella per fare una donna e nu’ cazone per fare un uomo), vivendo del suo lavoro senza compromessi,e affrontando ogni situazione con coraggio e determinazione senza scendere a patti con nessuno anche se si tratta della propria madre.
Grazie a un nutrito cast di eccellenti attori ci troviamo di fronte a un lavoro corale traboccante di gioia ed entusiasmo ,impreziosito da gustosi e divertenti siparietti anche molto colorati.Buona la prova che offrono gli interpreti ,tra i quali spicca la vanitosa Porzia(Leopoldo Mastelloni), la saggia Annella (Lara Sansone), l’astuto Caposecca (Mario Aterrano), il gaudente Notar Marco (Giosiano Felago), l’indeciso poeta Meniello (Corrado Ardone), la battagliera Rita (Ingrid Sansone), Il tollerante e generoso Ambruoso (Ciro Capano),l’ingenuo Mastu Cianno (Massimo Peluso), l’avarissimo Cuosemo (Oscarino di Maio), il cantore Vincenzo de Lucia, Cicco (Christian La Sala), Patrizia (Greta Gallo), Gaetanino (Gabriel Vanorio),Tonno (Christopher Vanorio).
Nella commedia sono inseriti pezzi storici della nostra tradizione canora: “Lariulà”, “Cicerenella”, “Fenesta Vascia”.
E’ pieno successo alla prima.
Le coreografie sono di Alessandro di Napoli, il trucco e parrucco di Ciro Florio, Ersilia Iannone la sarta, le musiche di Paolo Rescigno studio 52,le scene di Retroscena s.r.l.,i costumi di Luisa Gorgi Marchese, l’organizzazione di Sasà Vanorio.