Annalisa pubblica “Se avessi un cuore” (Warner Music), il nuovo album – in uscita venerdì 20 maggio – in cui la giovane artista si cimenta per la prima volta come autrice. Annalisa firma tutte e 12 le canzoni del nuovo progetto discografico tranne il brano “Used To You” scritto dalla popstar britannica Dua Lipa.
Motivata da un’irrefrenabile passione per la musica, Annalisa ha bruciato le tappe della sua carriera pubblicando cinque album in sei anni. Un periodo in cui la cantautrice savonese è riuscita a farsi apprezzare nel panorama musicale italiano, sia dagli addetti ai lavori, dai critici, ma anche da un pubblico che la segue costantemente in ogni suo passo. «Questo è il disco che ho sempre desiderato incidere», afferma Annalisa. «Ho lavorato duro per realizzare il sogno che avevo da bambina – continua a raccontare la cantautrice – Ho sempre avuto le idee chiare, ma non è semplice: devi vivere la musica con passione e dedizione totale, valorizzando ogni fase della crescita, da “Amici” fino a oggi. La cultura del lavoro mi ha fatto guadagnare il rispetto e la fiducia dei produttori che hanno condiviso con me questo progetto musicale e di una major discografica prestigiosa come la Warner Music. Sono contenta di aver ottenuto questa credibilità adesso, maturando disco dopo disco, piuttosto che troppo presto, troppo velocemente e con troppi errori».
L’album Se Avessi Un Cuore, dalla forte anima elettropop, vanta una ricerca di sonorità dal respiro internazionale e vede diverse produzioni artistiche. «Questo disco è frutto di un lavoro di squadra. Quando tante menti eccellenti si uniscono, il risultato è sempre positivo: ciascuno aveva la propria autonomia, ma era chiaro a tutti il mio desiderio di portare queste canzoni in un mondo elettropop. Mi piace affidarmi a professionisti, perché il confronto fa migliorare e crescere. Fabrizio Ferraguzzo ha dato un’impronta fondamentale all’album: fra noi c’è assoluta sintonia. È stato prezioso pure il contributo di Luca Chiaravalli, che ha portato la sua visione delle mie idee anche come co-autore di alcune canzoni. E sono felice della collaborazione con MACE, che ha reso molto cool la traccia “Le coincidenze”, e con Diego Calvetti che ha curato il brano “Il diluvio universale” portato al Festival di Sanremo».
Nel disco è contenuto anche il brano “Il Diluvio Universale” portato al Festival di Sanremo 2016 e il nuovo singolo “Se avessi il cuore”, il cui video, realizzato da Gaetano Morbioli per Run Multimedia, ha ottenuto quasi 600 mila visualizzazioni.
«È il punto focale dell’intero progetto. “Se avessi un cuore” parla di eguaglianza e tolleranza. Esorta a porsi domande di fronte a chi vogliono farci percepire come “diverso”, perché il concetto di “diverso” è estremamente labile. La diversità è ricchezza. È una canzone contro le visioni radicali, di qualsiasi genere, che ci allontanano dall’intelligenza pura e ci annullano come esseri pensanti».
Eguaglianza e tolleranza, dunque. Un’altra parola chiave di questo disco è “leggerezza”. «A 20 anni ero più dura e intransigente: concepivo solo colori definiti e opposti. Crescendo ho imparato a cogliere le mille sfumature della vita. La canzone “Leggerissima” è una lode alla leggerezza, che non significa superficialità. È la capacità di arrendersi, che però non è “resa”. Il concetto di leggerezza torna nel brano “Noi siamo un’isola” come atteggiamento per ribaltare situazioni negative, trasformando una mancanza in qualcosa di positivo».
La cantautrice savonese sottolinea l’importanza di lasciarsi stupire nel brano “Inatteso”. «Ritrovare la meraviglia che avevamo da bambini, tornando a farci sorprendere anche da cose semplici, può migliorare la giornata, ma basterebbe anche solo un’ora della nostra vita». “Uno” è una classica dichiarazione d’amore a una persona: «Ho trovato finalmente quello che stavo cercando». Più emozionante e profondo è il messaggio di “Coltiverò l’amore”. «Una dichiarazione d’amore all’amore, che per me è la musica. È lei a dare un senso a tutto quello che faccio e io la vivo con passione totale. Se non vivi con passione e non ti butti anima e corpo in ogni cosa, senza lasciare nulla di intentato, allora tanto vale non fare nulla».
Le tracce più intime sono “A cuore spento” e “Quello che non sai di me”. Emozioni mai svelate o custodite con cura in attesa del momento giusto per condividerle. «Il brano “A cuore spento” è un momento di riflessione, anche di delusione, ma sempre con un orizzonte di speranza. Prima di cantarlo ho aspettato che questa emozione fosse abbastanza lontana». Detto che “Il diluvio universale” è «tanto imponente da avere la forza di restare isolata dalle altre canzoni», per Annalisa l’epilogo di questo album è “Quello che non sai di me” nella quale mette a nudo «la mia fragilità sottopelle… le cose che faccio da sola, quando nessuno mi vede».
L’ascolto del cd “Se avessi un cuore” si chiude con una prestigiosa collaborazione internazionale. La popstar britannica Dua Lipa – ai vertici delle classifiche mondiali con “Be The One – ha scritto per lei il brano “Used To You”. «È la prima volta che si cimenta come autrice per un’artista italiana. A questo meraviglioso pezzo sugli aspetti positivi dell’essere abituati a qualcuno, io ho voluto aggiungere una mia versione in italiano, intitolata “Potrei abituarmi”, nella quale esprimo anche la sorpresa e l’emozione di poter essere te stessa senza che nessuno ti chieda di cambiare».
Dopo le due anteprime di Milano e Roma del “Se Avessi Un Cuore Tour”, Annalisa partirà con una tournée estiva che toccherà diverse città italiane. Queste le prime date confermate: 11 giugno al Festival Amore di Stabio (Svizzera), l’ 8 luglio alla Sala Roof Casino di Sanremo (Imperia), il 31 luglio a Cava di Roselle (Grosseto), il 7 agosto in Piazza Kennedy a Pagliare del Tronto (Ascoli Piceno), l’ 11 agosto alla Beach Arena di Lignano Sabbiadoro (Udine), il 16 agosto in Piazza Ara dei Santi di Collelongo (L’Aquila). Il19 giugno sarà fra gli ospiti degli Mtv Awards 2016 al parco delle Cascine di Firenze.