Dopo Firenze, Torino, Milano e Bari, Annalisa arriva al Palapartenope di Napoli con il suo Tutti nel vortice Palasport, un tour con oltre 100 mila biglietti venduti che vede l’artista tornare sui palchi dei palazzetti delle le principali città italiane.
Lo show inizia con Annalisa che si cala dall’alto accompagnata da una voce robotica, in un’atmosfera simile a quelle del film Men in Black. La cantante approda sul palco affiancata da un gruppo di dodici ballerini – diretti da Simone Baroni ed accompagnata da i suoi musicisti di sempre, Daniel Bestonzo (keyboards & synthesizers) che ha curato anche la direzione musicale, Gianni Pastorino (keyboards & synthesizers) e Dario Panza (Drums & electronic pads).
Euforia è la prima canzone, celebrata da fuochi d’artificio e da una coreografia che fan ben capire il concept alla base dell’intero live: il vortice è nei movimenti delle coreografie, è nelle immagini proiettate sugli schermi e generate dall’intelligenza artificiale, è nei giochi di luci e negli arrangiamenti elettronici. È anche nel duetto di Mon Amour che vede Gigi D’Alessio sul palco con Annalisa, tra la sorpresa dei presenti e la felicità dei due artisti. «Grazie mille Gigi, per me è un momento davvero emozionante». Annalisa saluta così Gigi D’Alessio, dopo aver duettato insieme a lui, e aggiunge: «Erano anni che sognavo questa cosa».
Lo spettacolo musicale della cantautrice di Savona è un viaggio tra passato e presente con brani quali Euforia, La crisi a Sanint-Tropez, Se avessi un cuore a Bollicine, Ragazza Sola e Movimento Lento, Nuda, Tropicana e Disco Paradise, Tsunami, Direzione la vita, Bye Bye, Rosso corallo, Tropicana, che tra passato e presente ripercorrono le tappe della sua fortunata carriera.
La stessa voce robotica dell’inizio chiude il live Siamo tutti nel vortice Palasport. Mentre Indaco Violento diventa, sulla fine, un brano techno, sul grande schermo dietro il palco compare l’avatar di Annalisa, che si è creato man mano nel corso del concerto e che solo negli ultimi secondi assume le sembianze della cantante. La veste elettronica delle canzoni – anche di Diamante lei e luce lui, riarrangiata per essere coerente con il resto dello spettacolo – si sposa perfettamente con la dimensione visiva, che è sullo stesso piano della musica quando Annalisa intona Vento sulla Luna e, subito dopo, Walking on the moon, cover dei Police.
Nonostante le coreografie siano una parte fondamentale nella struttura del live, specialmente nei momenti riservati alle grandi hit, come Sinceramente, Direzione la vita, Disco Paradise e Ragazza sola, Annalisa riempie il palco anche quando è da sola, come nell’interpretazione di Senza riserva. Come una vera popstar, al pari delle internazionali Dua Lipa e Taylor Swift, la cantautrice di casa nostra sa ballare, cantare, divertirsi, ma anche lasciare spazio a un lato più intimo e profondo, mettendosi al pianoforte per Il mondo prima di te e Dieci. Nel Tutti nel Vortice tour non manca niente ed Annalisa dimostra a pieno merito di essere la migliore padrona di casa che si possa desiderare, riuscendo a guidare i fan in un indimenticabile viaggio musicale.