È stata presentata a Roma, al Complesso del Vittoriano, la mostra su “Anna Magnani, la vita e il cinema” nella Sala Zanardelli, un omaggio ad una delle più grandi attrici italiane, che sarà visitabile gratuitamente dal 22 luglio al 22 settembre. La mostra sarà accompagnata, in tre serate, dalla proiezione di tre dei suoi film più rappresentativi, quali “Bellissima” di Luchino Visconti, “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini e “L’amore” di Roberto Rossellini, il 24, 31 luglio e 7 agosto, preceduti dalla lettura fi scritti e interviste dell’attrice.
La figura di Anna Magnani, come personaggio da esporre al Vittoriano, uno dei monumenti caratteristici della città di Roma, vuole avvicinarsi a quella di un personaggio prettamente romano, come è quello dell’attrice di “Mamma Roma”. Inoltre, come commentato in conferenza stampa dalla direttrice del Polo Museale del Lazio, Edith Gabrielli, la quale ha voluto fortemente questa mostra, era necessario portare una figura femminile in quello che è il mausoleo della forza maschile per eccellenza, innalzato per celebrare l’unità e la libertà d’Italia.
Ad accompagnarci nella visita, in anteprima, il curatore Mario Sesti, regista, giornalista e critico cinematografico, il quale ha ringraziato la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Istituto Luce che hanno messo a disposizione i propri archivi fotografici, da cui sono stati reperiti i materiali per la mostra.
La mostra si apre con una doppia fila di fotografie: sulla destra quelle che ritraggono la Magnani all’inizio della sua carriera, giovane attrice di teatro e poi di cinema, mentre sulla sinistra le foto della donna all’apice della sua carriera. Una delle sezioni è stata dedicata interamente alla vita privata della donna, in un insieme di scatti nella sua casa o in momenti privati, tra cui appare una foto quasi del tutto inedita, che la vede indossare un paio di occhiali. Insieme a questi, anche scatti che la ritraggono con i celebri personaggi dello spettacolo di quegli anni, quali De Sica, Totò, Macario e spezzoni di film, di video, girati dall’attrice. Ma gli scatti no sono finiti,
“Anna Magnani è stato un giacimento particolare” di espressioni ed emozioni rappresentate sulla scena, dolore, allegria, abbandono, quest’ultimo vissuto da parte della famiglia e da tutti gli uomini che ha avuto. Insomma la vita di una donna capace di rappresentare sulle scene sentimenti simili con una intensità tale da mostrare i sentimenti di una società, della gente che li viveva in quel periodo, ma anche rappresentare uno spessore del tutto femminile tra felicità e cambiamento vissuto negli anni del dopoguerra. “L’idea era quella di essere capaci di raccontare a qualsiasi persona, anche ai teenager e agli adolescenti, questa capacità”, ha sottolineato Mario Sesti. Un lavoro intenso e di studio che ha portato alla raccolta di un insieme di scatti che rappresentano la vita e il cinema vissuto intensamente dall’attrice oltre che alla sua capacità di entrare in sintonia con il pubblico che l’ha apprezzata e amata, tanto da voler ancora oggi, scoprirne attimi e ricordi.