Attrice, showgirl e produttrice cinematografica, Anna Falchi, donna bellissima e madre premurosa, si sta dedicando anima e corpo al suo progetto di mamma blogger (mammabig.com), per avvicinare il suo modo di essere mamma alle altre.
Sappiamo tutto della Falchi, dagli “antichi” gossip al suo essere una brava presentatrice e attrice. Con suo fratello ha da pochi anni realizzato una casa si produzione cinematografica. Ultimamente è testimonial di un’associazione Fame di Mamma, contro la lotta dell’abbandono dei minori. Durante le giornate del Social World Film Festival, dove siamo riusciti a scambiare poche chiacchiere, Anna Falchi ha inaugurato il museo del cinema a Vico Equense.
Ultimamente hai preso parte al corto a scopo benefico dal titolo “Silent Night” al fianco di Danny Quinn, per la regia di Luca Fortino, puoi parlacene?
«I bambini hanno fame è un progetto a scopo umanitario. L’iniziativa prevede la realizzazione di 3 cortometraggi e di un documentario di 30 minuti. “Silent Night” è il primo dei tre. Il ricavato sarà tutto devoluto, sempre che in manifestazioni come il Social World Film Festival, siano presenti dei cortometraggi di questo genere. Nel corto interpreto il ruolo di un personaggio famoso, così come lo sono io, però molto cinico, freddo, che cambierà atteggiamento nei confronti degli zingari, di quei bambini che vediamo alle uscite dei supermercati, per le strade, ai semafori a chiedere le elemosina. Molto spesso li ignoriamo, oppure frettolosamente rispondiamo di non avere spiccioli a disposizione. In una delle scene del corto, il mio personaggio incontra una bambina che farà comprendere quanto un piccolo gesto, può rendere felice una persona.»
Sari anche nel film I milionari per la regia di Alessandro Piva, il tuo ruolo?
«Sinceramente in questo film la mia partecipazione è solo un cameo. Il regista ha voluto emulare una scena di Scarface, quando Michelle Pfeiffer esce dall’ascensore con il vestito tutto scollato, un cameo veramente bello ricordando lei.»
Hai fatto anche teatro…
«Il teatro è stato una grandissima palestra, pur non avendo avuto le basi. È stata una vera scuola di recitazione, mi ha dato un’impronta molto importante. L’ho fatto per sei anni, è stato bello, però, sinceramente, la cosa che non mi piace del teatro è che ti porta via tanto tempo, sempre in giro per l’Italia. Sinceramente è una cosa che non combacia con il ruolo di mamma, volendo sempre stare con mia figlia. Voglio che la bambina abbia una vita estremamente equilibrata e serena, non la vita dei camerini. Per cui oggi m i ritrovo solo ad essere una spettatrice.»
Hai qualche rimpianto?
«Se tornassi indietro, non avrei fatto l’attrice, forse per aprire ancora di più la mia mente, sono rimasta sempre in Italia, magari l’aver detto di no ad Eileen Ford, avrei potuto fare la top model a New York, quindi viaggiare, fare un sacco di soldi, avere una vita bella, poi potevo anche fare l’attrice e tutto il resto. Ogni tanto mi viene in mente quello, forse è anche un lavoro più facile, io ho scelto la cosa più difficile, perché fare l’attrice è anche un lavoro saltuario.»
Sei una donna, una mamma impegnata nel sociale, come la lotta dell’abbandono dei minori…
«Sono testimonial dell’associazione “Fame di Mamma”. Ho deciso di prestare il mio volto, perché in questo momento particolare della mia vita, ho un ruolo vero di mamma, anche con il mio blog, che si chiama, Mammabig.com. Mi sembrava giusto avvicinarmi non solo come mamma ma anche come donna e personaggio pubblico a qualcosa che dà un valore alle cose da diffondere. Mi è piaciuto talmente questa associazione perché ha qualcosa in più di innovativo, già presente in Italia con dieci case famiglie.»