In occasione del bicentenario della nascita di Nightingale anche National Gallery festeggia la Giornata Internazionale dell’infermiere.
È in onore di Florence Nightingale, universalmente riconosciuta come la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, che ogni anno, il 12 maggio, si celebra la Giornata Internazionale dell’infermiere.
Proprio in occasione del bicentenario della sua nascita (12 maggio 1820) l’Assemblea Mondiale della Sanità aveva dichiarato il 2020 l’Anno internazionale dell’infermiere e dell’ostetrica, consacrandolo a tutti quelle donne ed uomini oggi diventati gli angeli di questa pandemia da coronavirus impegnati in una missione difficile ma non impossibile. La stessa missione che Nightingale scelse nella sua vita preferendo sempre lo studio alle frivolezze, seguendo le orme del padre, William Edward Nightingale, pioniere dell’epidemiologia, rifiutando ben tre ottimi partiti come mariti e scegliendo invece la “chiamata” alla vocazione da infermiera.
Dalla sua morte (Londra il 13 agosto nel 1910) Florence Nightingale è stata venerata dalla scuola anglicana e molti sono i tributi a lei dedicati, dalle citazioni in cinema e tv all’asteroide ribattezzato 3122 Florence.
Al momento, a causa emergenza Coronavirus, si segnala essere stati rinviati tutti i festeggiamenti ad eccezione della mostra “Nightingale in 200 Objects, People & Place” che il museo ha trasferito on line per raccontare la donna, la leader, la statista e l’infermiera, ma anche le sue teorie mediche o il ruolo di icona nella cultura pop.
Inoltre anche la National Gallery di Londra invita a celebrare gli operatori sanitari con una speciale galleria di dipinti che ritraggono medici ed infermieri. Tra i capolavori esposti: da Tobia e l’angelo della Bottega del Verrocchio al ritratto di Giovanni Agostino della Torre, illustre medico bergamasco del ‘500, di Lorenzo Lotto, l’antiquario e medico, Ludovico Nonnius, nel dipinto di Peter Paul Rubens.