La mostra di pittura personale Giuseppe Autiero (Pautiero) a Cura di Rosaria Pannico è organizzata nelle sale del settecentesco Piano Nobile di Villa Bruno in San Giorgio a Cremano (NA), col patrocinio morale del comune di San Giorgio a Cremano e della Proloco di San Sebastiano al Vesuvio. Si terrà, con ingresso gratuito, da venerdì 15 a venerdì 22 dicembre 2017. Il vernissage è previsto per venerdì 15 alle ore 19:00.
#AmoreMorte è contrapposizione, resistenza, urgenza! Questo nuovo progetto, firmato Pautiero, nasce con l’intento di esorcizzare la paura della morte in un tempo più che mai dominato dal “terrore”. La follia omicida, che più spesso chiamiamo “terrorismo”, ha raggiunto, negli ultimi anni, il suo apice, diventando, purtroppo, “orribile quotidianità”. L’Occidente, solo oggi, scopre ciò che è già noto da tempo in altre parti del mondo: con-vivere, ogni giorno, con un possibile attentato. La ricerca di Pautiero, in questa nuova serie, oltre ad indagare il dualismo Amore-Morte (anche attraverso celebri personaggi della letteratura), sembra interrogarsi sul ruolo e sulle possibilità dell’Arte nella società. L’utilizzo dell’hashtag, nel titolo della mostra, vuole evidenziare la percezione, spesso esclusivamente “social”, che si ha della realtà; la “banalizzazione” della morte che avviene attraverso i nuovi canali delle comunicazione di massa. In queste opere il Teschio, diviene elemento decorativo e taumaturgico, simile alle calaveras messicane, consumate durante il “Día de los Muertos”; così come il cuore rappresenta non solo l’amore, ma anche l’attaccamento alla vita contro la “fatalità” della Morte. Il linguaggio stilistico di Pautiero, contaminato dal fumetto, fatto di linee sinuose, talvolta aspre e marcate, è sempre ironico ed irriverente, talvolta pare “giocoso” anche quando affronta temi così “impegnativi”. Il messaggio però, alla fine, è sempre salvifico: la funzione sociale dell’Arte e l’Amore come antidoto al Terrore.
Giuseppe Autiero Nasce a Napoli nel 1975 e fin da piccolo subito capisce che il disegno è il suo mezzo per comunicare tutto ciò che non riesce ad esprimere attraverso la parola fu dunque proprio la sua voglia si disegnare a dare inizio ai suoi studi: diplomatosi con il massimo dei voti presso l’istituto d’Arte frequenta il corso di Scenografia presso L’ Università Suor Orsola Benincasa ove si laurea conseguendo 110 e lode con un a tesi in storia dell’arte contemporanea nei paesi extraeuropei dal titolo “Arte e Cartoon”.
Negli anni sperimenta tecniche diverse fino a giungere alla serie “Squarci Meccanici” dove circuiti elettrici di riciclo vengono combinati tra loco con colori ad olio giornali ed oggetti che appartengono ai suoi ricordi.
A partire dagli anni ‘90 inizia una nuova ricerca dal titolo “Sovrapposizioni” servendosi di tecniche tradizionali con le quali dà vita ad uno stile contaminato dal fumetto che sfrutta la superficie bidimensionale della tela affollandola di sagome e forme che attingono a simboli e segni della comunicazione. Nel 2009 vince il concorso di scultura per il ministero delle infrastrutture.
Inizia nel 2011 una collaborazione artistica col musicista Antonio Imparato dando vita all’idea multimediale “vite come i gatti”. Patrocinata e promossa dallo spazio “Il giardino segreto del marchese” di Cava dei tirreni (SA). Sette tele inedite realizzate sui brani di Antonio imparato ideatore ed autore del progetto. Una nuova idea di fare arte: un progetto in cui discipline artistiche diverse tra loro riescono a dare vita ad un’opera d’arte unitaria che comunichi in maniera semplice e diretta con il pubblico attraverso dei clippening (parola nata dalla fusione di clip e happening) che fruttano l’immediatezza della musica e la forza delle immagini.