Ancora per qualche giorno è disponibile su Rai Play Amo la tempesta, scritto e diretto da Maurizio Losi al suo primo lungometraggio. Il film si avvale di un nutrito cast: Nando Paone, Maya Sansa, Tony Sperandeo, Maurizio Donadoni, Ugo Dighero, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Elisabetta Pozzi, Ferruccio Soleri. Tale primo gruppo di attori di comprovata esperienza interagisce con giovani interpreti :Chiara Ancito, Anna Maria Troisi, Tomas Leardini, Antonio Randazzo, Daniele Pitari, Roberto Lidi.
Angelo(Nando Paone), lavora come autista di scuolabus alla periferia di Milano. Da molto tempo non ha più contatti con la sua ex moglie Marina(Maya Sansa) e suo figlio Libero(Daniele Pitari) , ricercatore universitario che si è trasferito all’estero in cerca di lavoro. Per farlo ritornare in Italia cerca di smuovere alcune vecchie conoscenze anche in campo politico e così si ritrova a frequentare altri genitori che hanno i figli all’estero .
Seguendo il modello del famoso Ratto delle Sabine perpetrato dagli antichi romani , Angelo decide, con il consenso degli altri genitori, di rapire i ragazzi e riportarli in Italia non solo per riavere il piacere della loro presenza in casa ma per dare nuova linfa ad un Paese sull’orlo di una crisi economica senza precedenti. Il finale riserva una sorpresa che, ovviamente, non sveliamo.
Il viaggio di Angelo-Paone spesso si tinge di toni surreali e grotteschi ma bisogna dare atto al regista- sceneggiatore di aver contribuito, non poco, ad una riflessione su uno dei temi più drammatici del nostro tempo: la fuga di cervelli.
I giovani laureati italiani sono costretti a recarsi all’estero per trovare un lavoro che possa consentire loro una vita dignitosa, consapevoli di lasciare la loro terra e i loro affetti più cari per realizzare i loro sogni.
Le capacità attoriali di Nando Paone sono note e in questo film si dispiegano in tutta la loro forza espressiva. Angelo riesce con la sola potenza della mimica facciale a trasmettere emozioni ed empatia allo spettatore. Riesce a diventare amico dei ragazzi rapiti attraverso una dose di rara umanità che investe anche la sua ex moglie e gli altri comprimari.
Indubbiamente poter contare su un cast di attori bravi , affermati e noti al grande pubblico ha facilitato il regista che si sofferma sui loro volti e sui paesaggi della Foresta Nera in Germania che fa da sfondo alle vicende.
Un film da vedere e rivedere, anche nelle scuole. I giovani devono conoscere il futuro che li attende a fronte di una seria preparazione. Fino a quando la meritocrazia resterà relegata a fanalino di coda nel perverso meccanismo delle assunzioni o si farà ricorso alle raccomandazioni, il nostro Paese non avrà futuro e i benefici saranno visibili soltanto nelle altre Nazioni che compongono la Comunità Europea.