“Ammore e Malavita” è il nuovo film, un musical, dei fratelli Marco e Antonio Manetti, meglio conosciuti come Manetti bros, il nome del loro sodalizio cinematografico. La pellicola (nelle sale dal 3 ottobre) vede tra gli interpreti Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerini, Carlo Buccirosso, Raiz, Franco Ricciardi e Antonio Buonomo. Le coreografie sono a cura di Luca Tommassini, mentre le liriche sono di Nelson.
Ciro (Giampaolo Morelli) è un temuto killer. Insieme a Rosario (Raiz) è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria (Claudia Gerini). Fatima (Serena Rossi) è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza. Per Ciro c’è una sola soluzione: tradire don Vincenzo e donna Maria e uccidere chi li vuole uccidere. Nessuno può fermare l’amore. Inizia così una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.
«Quando facciamo un film – raccontano i Manetti bros – ci buttiamo come fosse un salto ad occhi bendati. Senza pensare a quello che abbiamo fatto prima né alle conseguenze. Scegliamo una storia con l’istinto e ci saltiamo dentro. Spesso l’istinto ci porta in strade poco percorse, senza tracce da seguire, e quindi non ci resta che lavorare con la fantasia. Questa incoscienza è stato il motore che ci ha portato fino ad “Ammore e malavita”. Se un killer della camorra deve uccidere una donna e riconosce in lei l’amore della sua adolescenza parliamo d’amore o di malavita? Ecco siamo partiti da qui e poi la storia ci è venuta dietro, quasi da sola. Le canzoni accompagnano i momenti fondamentali ed emotivamente più forti della storia. Il musical ci ha permesso di andare sopra le righe affrontando temi profondi ed importanti, come l’amore e la morte, mantenendo un tono leggero e spettacolare. La città di Napoli è stata la nostra ispirazione e una personale rivisitazione della sua forma artistica più densa e popolare, la sceneggiata, il risultato. Però, sia chiaro, il messaggio del film non è: “a Napoli succede questo”. Quello che succede, succede solo nella nostra storia. La nostra Napoli non è solamente la città cupa e disperata che si racconta ltimamente al cinema o in tv, ma anche una Napoli che, malgrado tutti i problemi,stimola con il suo fermento culturale e ispira con la sua carica di umanità. Ogni volta che ci torniamo ci è inevitabile sorridere. Quale che sia il nostro stato d’animo. Un potere ineguagliabile».