Ritorna nelle Terme Stufe di Nerone di Bacoli (NA) il “Teatro alla Deriva, il Teatro sulla zattera” titolo della rassegna teatrale che da 10 anni viene riproposta, con successo di pubblico e di critica, dall’imprenditore Ernesto Colutta e dall’attore, regista e sceneggiatore Giovanni Meola.
Il titolo alquanto emblematico e premonitore descrive al meglio la crisi del settore teatrale degli ultimi anni, culminata nella chiusura per oltre un anno di tutte le attività culturali (causa pandemia). Ideatore del progetto è l’imprenditore Ernesto Colutta che a tal proposito ha rilasciato queste dichiarazioni: «In un paese dove il nostro patrimonio culturale e ambientale viene scarsamente considerato dalle istituzioni , coadiuvato dalla mia famiglia, mi prodigo con passione e forza incoercibili, per la rivalutazione di tutto il Territorio Flegreo ricco di Storia e Cultura millenarie. Il progetto Teatro alla deriva è nato quasi per caso, come un continuum del lavoro teatrale svolto precedentemente con una zattera galleggiante sul Lago Miseno e poi da Mimmo Borrelli sul Lago D’Averno. La rassegna iniziata 10 anni con la messa in scena di “Taranterra” del poeta-scrittore Mimmo Grasso e la regia di Massimo Maraviglia, prosegue oggi proponendo quanto di meglio c’è oggi in ambito artistico-culturale. Mi affianca nel progetto, in veste di direttore artistico, l’attore-regista Giovanni Meola, reduce dal successo del documentario “La Conversione” che racconta storie di vite difficili e di redenzione».
La serata del 1 luglio ha visto protagonista il gruppo -NeaCò (Neapolitan Contamination) che capitanati da Luigi Carbone (tastiere, coro, voce narrante),ha proposto brani celebri della Canzone Napoletana riadattati in maniera inusuale e accattivante. La favola in forma di concerto è un viaggio tra i vari continenti e stili musicali, spaziando dall’Europa al Medio Oriente, dall’Africa al Nord America e Centro America. I brani della tradizione classica napoletana sono stati riproposti in chiave Jazz e Funky, blues, rock, Calipso, reggae, Rep, rumba, tango argentino, da Luigi Carbone, Giovanni Imparato (percussioni e voce), da Aldo Perris ( basso e voce), Mats Erik Hedberg alle chitarre, Davide Grottelli (Sax, flauto e clarinetto), Antonio Carluccio ( chitarra e voce), Anna Rita di Pace (voce e violino). Numerosi i brani proposti: Indifferentemente, Funiculì Funiculà, Je te voglio bene assaie, O’ Guarracino, O’ Surdato ‘nnammurate, A’ tazze e cafè, Guapparia, Marruzzella, e altri. Lo struggente contributo a Pino Daniele e uno scoppiettante finale di tammurriate hanno impreziosito la riuscitissima serata. Il messaggio che i NeaCò intendono diffondere è di fratellanza per il diverso, di allegria e di speranza per un futuro migliore. La Rassegna musicale Teatro alla Deriva continua il 4 , 11, 18, 25, luglio con altri spettacoli.
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