La stagione teatrale al Pompeilab sta ottenendo bellissimi successi, galeotto fu il direttore artistico della VI Rassegna Teatrale e Musicale TeatroLab, Enrico Vicinanza, che al terzo appuntamento del cartellone ha portato in scena una sua opera straordinaria, Alle nozze, ai balli e ai canti – villanelle, moresche e canzonette napolitane. Lo spettacolo nasce dalla collaborazione del Laboratorio Turchini con un team di artisti, volontari e amici, tutti orbitanti attorno al Pompeilab.
In una bellissima atmosfera da sancta sanctorum, il regista, attore e tenore, Enrico Vicinanza, ha tratteggiato con nitide pennellate uno spettacolo difficile, uno e trino per la perfezione musicale, recitativa e danzata. Una combinazione perfetta in una rappresentazione che ha la pretesa di portare in auge la musica barocca, in cui le intensificazioni delle passioni, l’armonia musicale e le voci si mescolano omogeneamente.
Una scenografia minimal, sul palco al centro, imponente un piccolo ripiano, fatto con pallet grezzi ricoperti da sontuosi tappeti, primeggiavano i quattro elementi principali della partitura musicale, i soprani Angela Luglio e Maddalena Pappalardo, il tenore Fabio Anti e il controtenore Enrico Vicinanza che raggiunge il suo apice in uno dei suoi cavalli di battaglia, Sta vecchia canaruta di G. Gorzanis (1520-1579?).
Su di un lato, invece, la grande presenza di sostegno armonico, al clavicembalo il sempre talentuoso M° Francesco Aliberti, accompagnato da due giovani virtuosi, appena ventenni, Paola La Forgia alla viola da gamba e Domenico Passarelli ai flauti dolci.
Il bel viso e i begl’occhi, Tiche toche, L’altro giorno mi disse, Basciami co ssa bocca, Ai conviti, alle nozze, grandi brani eseguiti magistralmente in uno spettacolo, dicevo, uno e trino, musica profana, villanelle, moresche e canzonette napoletane, intersecata da parti recitative, affidate ai due valenti attori e sempre una bellissima scoperta, Adelaide Oliano e Mario Riccardi, intervallati da due figuranti, Rosy Ferrara e Angela Moretta, mentre un plauso va alla danzatrice, eterea e sublime, Alessandra Sorrentino.
Uno spettacolo veramente edificante e coraggioso, dove timidamente si sono affacciate le nove muse dell’arte, anche se maestosa e possente predominava sul palco, di fianco ai cantanti, la luna argentea, per simboleggiare, forse, la saggezza antica che irradia sugli umili artisti.
ALLE NOZZE, AI BALLI E AI CANTI!
Villanelle, moresche e canzonette napolitane
Laboratorio Turchini:
Angela Luglio, Maddalena Pappalardo: soprani
Enrico Vicinanza: controtenore
Fabio Anti: tenore
Domenico Passarelli: flauti dolci
Paola La Forgia: viola da gamba
Francesco Aliberti: clavicembalo e direzione
e con
Adelaide Oliano, Mario Riccardi: attori
Alessandra Sorrentino: danzatrice
Rosy Ferrara, Angela Moretta: figuranti
Musiche di: G. Gorzanis (1520-1579?), G. G. Kapsberger (1580-1651), G. da Nola (1510?-1592), J. Aranes (1580-1650 c.), G. Biffi (fine sec. XVI/XVII).
Testi: Lorenzo il Magnifico (1449-1492), Filippo Sgruttendio de Scafato (Napoli XVII sec.), P.F. Gianbullari (1495-1555), G.B. Basile (1566-1632).
Selezione musicale: Antonio Florio, Pino De Vittorio.
Danza e movimento scenico: Alessandra Sorrentino.
Proiezioni: Alfonso Balzano.
Allestimento: Pompeilab.
Regia e disegno scenico: Enrico Vicinanza.