Allacciate le cinture è il nuovo film di Ferzan Ozpetek con Kasia Smutniak (Elena) e Francesco Arca (Antonio), Carla Signoris Luisa Ranieri, Paola Minaccioni, Carolina Crescentini, Giulia Michelini, Francesco Scianna, Filippo Scicchitano.
Una passione improvvisa che sfocia in una storia d’amore travolgente e corrisposta che vive gli alti e i bassi del tempo che passa, della vita che inafferrabile va, percorre la sua strada senza mai guardare indietro. Allacciate le cinture è una storia comune, girata in modo mai melenso e con un’eccellente fotografia e azzeccate scelte registiche. Personaggi un po’ stereotipati ma sempre godibili e mai farseschi. Allacciate le cinture è un film maturo dove il regista riesce a rendere il succo, l’essenza dei vari personaggi e della storia stessa mettendo in mostra quello che più gli sta a cuore: la rappresentazione umana, i suoi legami, le amicizie, gli incontri casuali, le bellezze e le miserie dell’umana gente.
Veritiero è anche il percorso della malattia che colpisce Elena e intensa è la scena d’amore dei due protagonisti sul letto d’ospedale con lei emaciata e indebolita dalla malattia e lui che la ama senza alcun “ritegno” andando al di là di tutto, oltre la malattia, in quella zona d’ombra che nessuno vorrebbe toccare ma se illuminata porta alla percezione di un assoluto attimo di felicità, di una comunione senza precedenti. L’amore non si spiega, non si razionalizza, è un tram in pieno viso. Le regole del gioco saltano tanto che quando Antonio dice: “Tu mi hai mai stimato?”, Elena ribatte: “Io ti ho sempre amato!”.
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