Era il 1984 quando Antonio Neiwiller,prematuramente scomparso nel 1993, tra i registi fondatori di Teatri Uniti insieme a Toni Servillo e Mario Martone, mise in scena, dopo un laboratorio durato ben nove mesi, Titanic The End. Oggi, a trent’anni da quella storica messa in scena e a venti dalla scomparsa dell’autore, Salvatore Cantalupo – membro originario di quel gruppo – ripropone una speciale versione di quello spettacolo. E lo fa alla Sala Assoli del Teatro Nuovo, storica fucina di talenti del Teatro di Ricerca napoletano, nell’ambito delle commemorazioni per il regista scomparso (repliche fino a domenica 17 Novembre).
In realtà parliamo di uno spettacolo tutt’altro che commemorativo, data la sua attualità e freschezza. Si tratta di un viaggio-naufragio di miseri, anime in pena di ieri e di oggi (come non tornare con la mente ai tragici eventi di questi giorni o anni?), stremate ma ancora alla ricerca di un approdo felice, che non si danno per vinte anche nell’ineluttabilità del loro destino. E questo viaggio ha inizio proprio da quel The End del titolo, al cui urlo rispondono una moltitudine di corpi che riemergono dagli abissi. Lo spettacolo prosegue per immagini, tutte evocative e di grande effetto, e per suoni/ voci indistinte, che tramite l’utilizzo della difficile tecnica del gramelot suggeriscono – più che descrivere e spiegare – emozioni , ansie, gioie, paure, solidarietà, contrasti dei protagonisti. Una «simbolica rappresentazione – spiega lo stesso Cantalupo – di una società in via di disgregazione». E si fa fatica a pensare che ciò veniva raccontato già trent’anni fa. Uno spettacolo dal fortissimo impatto visivo ed emozionale, esteticamente bello,apparentemente caotico e invece costruito e riproposto con metodo e cura. Uno spettacolo che un po’ fa rimpiangere quella felice stagione del nostro Teatro dove chi faceva ricerca la faceva con rigore e con gusto, senza inutili menate, senza rincorrere l’effetto urticante a tutti i costi. Un Teatro che arriva al cuore, che emoziona e fa riflettere.
Ad affiancare Cantalupo in questa ri-scoperta, un giovane cast di attori tutti bravi, per doti fisiche e vocali e che vale la pena menzionare per intero: Carmine Ferrara, Massimo Finelli, Amelia Longobardi, Ambra Marcozzi, Claudia Sacco, Sonia Totaro e Chiara Vitiello. Suggestive le luci di Cesare Accetta.
Lo spettacolo proseguirà le sue repliche al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno (dal 21 al 24 Novembre) e al Teatro Civico 14 di Caserta (dal 29 Novembre al 1 Dicembre).
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