Al Teatro Quirino va in scena la divertente commedia “Alla faccia vostra” con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio, Antonella Piccolo, Roberto D’Alessandro, Antonio Rampinom Paola Lavini, Antonio Fulfaro, regia di Patrick Rossi Gastaldi, che ha anche tradotto e adattato il testo di Pierre Chesnot.
La storia comincia con Luisa, la governante, che piange la morte del suo padrone, lo scrittore Stefano Bosco. Il dottor Garrone, vicino di casa dell’uomo, chiamato al suo capezzale, non può che constatarne la morte e chiedere alla donna, afflitta dal dolore, di chiamare la figlia Valeria e suo marito Lucio Sesto. I due non vedono lo scrittore da molto tempo poiché i rapporti sono sempre stati tesi. Oltre a loro va avvisata la giovane moglie Angela, in viaggio in Francia con il suo amante.
Tutti corrono al capezzale dell’uomo apparentemente distrutti dal dolore, ma in realtà, per accaparrarsi l’eredità, il più velocemente possibile. Valeria e Lucio hanno un grosso debito da saldare, che lo scrittore, proprio la sera prima, non aveva voluto saldare. La giovane moglie, invece, sogna di rifarsi una vita insieme al suo amante. Anche il dottor Garrone ha un obiettivo: comprare la casa dell’uomo appena deceduto. A questi si aggiungono le mire del banchiere Marmotta che spera di guadagnare una percentuale sulla futura eredità della giovane Valeria.
Ognuno, per raggiungere il proprio scopo, organizzerà intrighi, sotterfugi, sperando di ingannare l’altro e di accaparrarsi la parte maggiore dell’eredità, in un atteggiamento cinico e senza scrupoli, mentre la vicenda continuerà a regalare colpi di scena, fino alla conclusione, capace di regalare ancora una speranza.
La commedia prosegue su ritmi serrati, mentre le battute e gag si susseguono rubando allo spettatore risate e divertimento, ma facendolo riflettere anche sul duro cinismo che attanaglia la nostra società e su ciò che fa “girare il mondo”: i soldi. Il regista ha trasportato la scena in una Roma attuale, affinché il racconto rappresenti, quasi con dovizia di particolari, i sentimenti umani legati alla ricchezza sfrenata.
Sul palco uno splendido Gianfranco Jannuzzo, capace di catalizzare lo sguardo e la scena. Vederlo muoversi sul palcoscenico è come veder camminare uno di quegli attori del passato, galante, efficace, perfetto. Sul palco, lo stesso, è circondato da un ottimo cast che lo segue e accompagna in questa avventura teatrale. Attento, non solo ai suoi compagni di palcoscenico, ma anche al pubblico che apprezza e plaude al grande attore.
Bella l’interpretazione della Caprioglio, che riesce a ridicolizzare la figura della moglie, capace di interessarsi solo al proprio divertimento e ai soldi. Ma una menzione speciale va a Antonella Piccolo, per una performance davvero straordinaria in dizione, mimica, presenza scenica. Un’attrice davvero fantastica.
Classica e di gusto anche la scenografia di Andrea Bianchi che ci porta all’interno dell’appartamento del ricco scrittore, trasportandoci nella sua sontuosa ma tanto solitaria vita.