Per il terzo anno consecutivo, a grande richiesta torna (dal 10 al 20 ottobre 2013 – Teatro Menotti di Milano) All’ombra dell’ultimo sole, un racconto musicale basato sulle canzoni, le storie e i personaggi raccontati da Fabrizio De André. Un musical sulla nostra storia recente, su quegli anni ‘70 caratterizzati da profonde trasformazioni e contraddizioni, ma già anni “mitici” per le generazioni successive.
Protagonista della storia è un gruppo di giovani che vive un momento storico di grandi speranze e di gravi conseguenze: è il 1975 e i ragazzi decidono di aprire un bar in un magazzino dietro Via del Campo, dove fare musica e parlare di rivoluzione. Il locale, diventa luogo di ritrovo di giovani, ma le cose non vanno nel verso giusto e anche se il “sogno” sembra vicino, la strada per il cambiamento è ancora lunga…
All’ombra dell’ultimo sole è un musical sul mondo di Faber, la cui musica non solo segna il ritmo dello spettacolo, ma dà anche il nome ai protagonisti del racconto (da Bocca di Rosa a Nancy, da Michè a Pasquale Cafiero) e permea le atmosfere dei carruggi di una Genova immaginaria illuminata dalle luci del bar La cattiva strada fino ai fuochi della rivolta nel carcere scandita dal ritmo della Canzone del Maggio.
All’ombra dell’ultimo sole è un omaggio al più grande di tutti, ma anche agli ultimi della fila, quelli che nessuna luce illumina se non quella dei lampeggianti della polizia o dei lampioni dei carruggi, ma che non per questo sono meno grandi nella loro abbagliante umanità. Sono il Sirena, Nuccia, il Boccia, Nina, Teresa, Bocca di Rosa, Paoluzzo, il Gesù. Sono puttane e figli di puttana, ladri e ragazze madri, anarchici e ragazze e basta. Gente che sembra uscire da una canzone di Fabrizio.
Massimo Cotto
Le canzoni di De André a servizio di un musical anomalo su utopie, rivoluzioni e delusioni narrate dalla parte di puttane, anarchici, perdenti e sognatori. Gli arrangiamenti di Alessandro Nidi non scimmiottano l’inimitabile Faber, più che all’altezza il cast di giovani attori e cantanti che garantisce la giusta temperatura emotiva.
Sara Chiappori – la Repubblica
E se “il nostro destino è quello di combattere sapendo che perderemo” il destino dello spettacolo di Russo è di aver vinto la sfida e di aver contribuito a dare ancora più risalto alla poesia di De André. Da vedere.
Patrizia Pertuso – Metro