Alice Mondìa è una giovane interprete ed autrice, di padre svizzero e madre tedesca, che si appresta a pubblicare il suo terzo disco. A 18 anni esordisce con “My Way or No Way”, album pop rock in inglese. Per assecondare la sua anima soul/black nasce nel 2012 “Scacco”, il nuovo album composto da brani in inglese e in italiano. Alice ha partecipato ai concerti del cantautore Gatto Panceri e al tour della band Sonohra. A dicembre 2012 è stata nel cast del Concerto di Natale insieme a moltissime star italiane e internazionali. Quest’anno è stata scelta come madrina della manifestazione podistica “La Corsa dei Santi 2013” per cui ha interpretato la colonna sonora “Run”, contenuta nel suo EP, e come madrina della 41esima edizione della “Ciaspolada”, evento della Val di Non.
Sei una giovane interprete ed autrice, parli quattro lingue: inglese, tedesco, francese ed italiano. Parlaci della tua infanzia.
«È stata un’infanzia normalissima, io ero una bambina molto creativa ma con qualche difficoltà scolastica a causa della mia dislessia. Questo non mi ha fermato e mi sono comunque trovata facilitata a studiare le varie lingue nazionali e l’inglese. Amavo passare il tempo facendo sport e accudendo animali. Ho un bellissimo ricordo di me e le mie amiche d’infanzia mentre facciamo merenda sulle balle di fieno nella scuderia della loro famiglia. La musica, da sempre nelle mie orecchie e nel mio cuore, ma solo da diciott’anni anche sulle mie corde.»
Giovanissima esordisci con “My Way or No Way”, un album pop rock in lingua inglese. Partecipi al Cebit di Hannover (2010) ed alle selezioni dell’Eurosong 2011. Come nasce il tuo sound?
«Il mio percorso artistico comincia più da interprete, avevo una voce particolare e mi hanno messa a capo di un bellissimo progetto che però per diversi motivi si è arenato, anche perché non potevo essere liberamente me stessa. Qui però ho capito che avrei voluto vivere di musica e che volevo cantare ogni giorno della mia vita. Continuai la mia strada musicale con Renato Droghetti che mi ha accolta negli studi della San Luca Sound e abbiamo inciso moltissimi provini e brani. Grazie a lui ho potuto pian piano scoprire il mio mondo musicale, Renato mi ha lasciato moltissimo spazio per esprimere le mie idee e la mia voce. Mi sento tutt’ora alla scoperta di me stessa, ma pian piano la via è sempre più chiara.»
A Giugno 2012 esce, un nuovo album “Scacco” (metà in italiano e metà in inglese), anticipato dal singolo “Ormai”. Che aspettative avevi per questo lavoro e in che modo hai partorito l’ album?
«Ero un po’spaventata perché Scacco ha delle sonorità molto anglosassoni e avevo paura che l’Italia non riuscisse a percepirle e apprezzarle. Invece “Ormai” mi ha portato in giro per l’Italia dandomi anche la possibilità di partecipare ad importantissimi Radio Tour, fino ad essere invitata a dicembre alla ventesima edizione del Concerto di Natale. L’album è stato il frutto di tanta creatività repressa e tanta voglia di esprimermi. Abbiamo scritto 5 provini in un giorno di cui quasi tutti sono stati pubblicati in Scacco e uno in Plaster, una cosa incredibile.»
A novembre 2013 sei stata scelta come madrina de La corsa dei Santi 2013, manifestazione podistica che ti ha dato l’opportunità di incontrare personalmente il Papa. L’evento è stato animato da un Flash Mob sulle note del brano “Run”, colonna sonora della corsa e primo singolo estratto dal tuo EP “Plaster”, uscito a dicembre 2013. Come credi che la tua carriera possa cambiare? Quale tassello manca al tuo consolidamento artistico?
«Credo che la “Corsa dei Santi” è stata una delle più belle cose che io abbia potuto fare nella mia vita, non solo l’inaspettato incontro con Papa Francesco che è stato un dono che porterò sempre nel mio cuore, ma l’intero progetto ed evento era carico di energia positiva, sport e solidarietà. “Run” è un brano che continua a conquistare tutti i podisti e non. Non può rendermi che orgogliosa visto che tutti i proventi verranno devoluti alla Fondazione Don Bosco nel Mondo.
Devo dire che il mio percorso artistico non si è rivelato unicamente musicale ma mi ha dato una ricchezza di spirito e umanità che mai avrei pensato di poter toccare in questo ambito.
Ad oggi cerco, giorno dopo giorno, di perfezionare sempre più la mia linea artistica, di creare un “suono mio”, per riuscire a far sì che sin dalle prime note un brano riesca a identificarmi. Vorrei riuscire a raggiungere quella notorietà che ti permette di arrivare al grande pubblico. Spero con tutto il cuore di poter fare questo passo, anche se purtroppo siamo in un momento dell’industria musicale molto difficile che offre poche possibilità a chi cerca di intraprendere questa strada.
Lavori come modella nei ritagli di tempo, suoni pianoforte e basso elettrico ed hai un’attrazione innata per qualsiasi palcoscenico, per il sushi e per i blazer. Vedi nel tuo futuro il cinema, sia come musicista che come attrice?
«No, per essere attori serve un’accurata formazione e un grande talento innato per la recitazione, sarebbe una mancanza di rispetto improvvisarsi attori. Il mio mondo è, e rimarrà sempre, quello musicale. È qui che riesco ad esprimere al meglio quello che so fare e a trasmettere qualcosa alle persone che mi ascoltano.
Se mai dovessero propormi una piccola parte in un film simpatico però, credo che mi lancerei volentieri in questa esperienza anche se sarebbe più un gioco che un lavoro.»
Progetti futuri?
«Al momento la promozione di Plaster, che vorrei riuscire a far conoscere a più presone possibile. Continuerò a lottare per un posto nel panorama musicale e chissà, forse un giorno riuscirò a coronare il grande sogno di diventare un’artista riconosciuta a livello europeo.»