“Ali” è il titolo de nuovo album di Monica Shannon, che arriva a distanza di anni dopo la pubblicazione di “Beyond 9” (2007). La cantautrice torna sulle scene con un progetto di 9 brani che raccontano l’amore in tutte le sue sfumature.
«Ho scelto di chiamare il mio nuovo progetto “Ali” – afferma Monica Shannon – perché alla fine di ogni storia c’è sempre un’apertura, un volo liberatorio verso l’amore e lontano da ciò che non lo rappresenta. Una sorta di passaggio dal buio alla luce in cui vivere il vero amore, riscoprirlo nella solitudine o semplicemente ritrovare la propria essenza lontano da sentimenti ormai aridi e spenti». Un sound che echeggia una matrice irlandese, dove i ritmi sono quelli tipici del rock-jazz. Sofisticata e sperimentatrice, Monica Shannon si appassiona alla musica all’età di 11 anni, fino all’incontro con il professor Aldo Garavini. A diciassette anni fa il suo esordio con la composizione della colonna sonora La Verità di Mezzanotte, tratta dal romanzo di Andrea Picot. Nel corso del suo sviluppo musicale tra passione e ricercatezza, la giovane cantante si accosta ai suoni celtici ed alle melodie d’impeto immaginario, fino alla pubblicazione del primo album. Beyond 9, un lavoro che vanta importanti collaborazioni. Nove brani che abbracciano un movimento musicale di raccolta dei quattro elementi naturali: acqua, terra, fuoco, aria. Fino al 2009, Monica Shannon, si esibisce in diversi concerti sia in Italia che in Svizzera. Ad accompagnare l’artista in questi live: il percussionista Romano Cavanesi, i tastieristi Fabi Zacco e Andrea Bertorelli. Nel 2011 sarà autrice di una nuova colonna sonora per la commedia “Fools” di Neil Simon, rappresentata dalla Compagnia “Senza Bussola”. Da qui il Sophia’s Theme fino alla lavorazione di Ali. Un progetto prodotto presso il 2bgood Studio di Milano, in cu si coglie e si accoglie l’amore in ogni sua “faccia”. Sembra di immaginarci in un bosco in penombra mentre ascoltiamo The Answer, brano di apertura di Ali, in cui il suono incontra la voce pregiata della cantante. Sound in apertura con Make the Real, che racconta di un ragazzo in un momento difficile della sua vita che cerca fortemente di ritrovare se stesso. Ma sarà la sua amata che con la forza dell’amore riuscirà di nuovo a “renderlo reale”. Riconoscimento celtico in Boundless Space, dove la voce di Monica Shannon è accolta da un suono soave che quasi si fonde in esso e parla di una storia d’amore si sta spegnendo piano piano e pur non volendo lascerà posto alla riscoperta di se stessi nello “spazio sconfinato” che è la vita. Melodia estasiante in Forbidden Colours. Un immaginario di luci e colori ci fa volare su note incantevoli. Un testo di Sakamoto ispirato al racconto omonimo di Yukio Mishima. Un brano dove oltre alla magnificenza musicale è contenuto l’attuale tema sociale dell’omosessualità. Ancora l’amore in una sfumatura rock in Not so far from Love. Strumentalità che ci appare come un’energia incandescente in Light. Una musica dove il richiamo dei flauti si unisce a percussioni e batterie creando un “innesto” di grande piacevolezza, unito all’incantevole accordo vocale. Altro motivo estasiante accogliamo in Butterflies in the Garden. Un testo che racconta la primavera fiorita e colorata. Calda è la melodia di Something You Should Know, in cui Monica canta una storia d’amore che resiste negli anni alle intemperie della vita e manifesta la stessa intensità del primo incontro. Ali termina con L’Isola delle Fate, brano scritto da Stefano Pulga in cui si intreccia l’anima fantastica a quella umana, l’amore alla fantasia, il sogno alla realtà. «Ho scelto di concludere con questo brano – racconta Monica Shannon – perché, dopo aver ascoltato l’intero cd, la cosa più importante per me è che ora gli ascoltatori possano rivivere una propria emozione o sentirsi legati ad un brano in particolare. Se sono riuscita a raggiungere il cuore, le emozioni di chi ascolta prederanno forma e completeranno il mio album, altrimenti le mie, resteranno solo note sospese nell’aria».