Molto apprezzato dagli stessi musicisti, Alex Ruffini ha iniziato la sua carriera dopo essere stato colpito proprio dai Kiss e dal connubio tra musica, scenografia e trucco, appassionandosi definitivamente al genere e alle diverse personalità e stravaganze dei suoi protagonisti. Nel corso degli anni numerosi suoi scatti vengono scelti per foto promozionali, poster, copertine di cd e libri, oltre ad essere inseriti nei cataloghi di vendita dei più prestigiosi brand di strumenti musicali.
Ci parli delle tue origini? I tuoi inizi nel campo della fotografia?
«La mia gavetta non è stata molto “eccitante” fotograficamente parlando. Ho lavorato per uno studio di architetti qui a Venezia, e la mia giornata tipo era fotografare palazzi, interni/esterni di appartamenti… una cosa noiosissima.Il mio divertimento era scattare foto e correre in camera oscura per vedere il risultato; esperimenti insomma. Non ho avuto insegnanti: sono autodidatta. Tuttavia sono stato influenzato da Fin Costello, Neil Zlozower , Ross Halfin, Mark Weiss, che per me sono i più grandi. Il fatto di aver ricevuto dei complimenti da parte loro mi ha reso particolarmente orgoglioso.»
E cosa puoi dirci della passione per la musica?
«Quando ero un bambino o poco più, nei primi anni ’80, andavo a vedere i concerti rock con i ragazzi più grandi di me. Oltre la musica, ciò che mi ha sempre affascinato è stata la personalità dei musicisti e l’immagine. Per questo motivo i KISS ed Alice Cooper erano per me il massimo: un connubio perfetto di rock e spettacolo!»
Perché il rock?
«Adoro la musica in tutte le sue forme, ma il Rock è quello che mi da la carica. Suono la chitarra da molti anni, e non c’è paragone: attacco l’ampli, inserisco il jack, un po’ di crunch e sono felice. It’s a Long Way To The Top If You Wanna Rock n’ Roll.»
Chi sono i tuoi idoli e perché?
«I “miei “ idoli sono quelli di tutti: Paul Stanley ( KISS ), Steven Tyler ( Aerosmith ), David Coverdale ( Whitesnake ) , David Lee Roth ( Van Halen ), insomma e potrei continuare all’infinito.»
Credi che la fotografia sia parte di quel mondo fantastico e soprattutto degli anni d’oro del rock?
«La fotografia è universale, e ovviamente durante i tempi d’oro del rock ha avuto la sua importanza. Forse c’era più intimità nelle immagini scattate in quel periodo 70/80…la fotografia digitale ha “ ammazzato “ tutto e tutti. Una volta ti mettevi li e pregavi che succedesse qualcosa per immortalare il momento, mentre ora con il digitale ( tutti fotografi ), scattano 3000 foto è poi via di post produzione. A me non piacciono quel tipo d’immagini, sembrano tutte uguali. Sembra che tutti i “fotografi “ li fuori usano lo stesso programma di foto ritocco. Le mie fotografie non hanno bisogno di “magheggi”…buona la prima!»
Ha ancora senso oggi fare rock? Com’è cambiata secondo te la musica e in che modo sono cambiati i tuoi gusti col tempo?
«Il Rock fa bene alla mia anima, e quindi per me ha una grandissima importanza. Credo che nell’universo musicale odierno ci sia sempre spazio x un buon rock. Il rock è mutato, basta vedere le forme: Grunge, Heavy, Growl, Punk, Melodic, ecc…alla fine stiamo parlando sempre del rock!I mie gusti musicali si sono “ raffinati”. Ho una collezione di 5000 vinili che va dalla musica classica agli Entombed,( Band Death Metal – svedese ), pero’ alla fine quelli che ascolto spesso sono i classici: Led Zeppelin, AC/DC, Ben Harper, Johnny Winter.»
È possibile oggi lavorare nel campo della fotografia musicale? Cosa consigli ai giovani che vorrebbero intraprendere la tua carriera?
«Giovani, andate a lavorare hahaha… Qui in Italia non si campa facendo questo “ mestiere”. Viviamo nel paese della NON MERITOCRAZIA, qui è tutto dovuto…»
A cosa saresti capace di rinunciare pur di ottenere lo scatto del secolo?
«Praticamente a niente hahaha…non sono quel tipo di persona.»
Progetti futuri?
«Sto lavorando ad un libro fotografico. È un progetto interessante poiché, oltre alle foto inedite, comprenderà aneddoti personali e commenti da parte degli artisti fotografati. Intanto andate a visitare il mio sito: www.alexruffiniphotography.com.»