Alessandro Siani sarà “Mister Felicità” nell’omonima pellicola in uscita nelle sale dal prossimo 1 gennaio. In questo nuovo film vediamo per la terza volta Siani in veste non solo di attore ma anche di regista, dopo i due film campioni d’incassi “Si accettano miracoli” e “Il principe abusivo”. Da quest’ultimo è stato tratto anche uno spettacolo, che porterà in tournée anche nel 2017 in coppia con Christian De Sica. Di recente ha ritirato al Galà del Cinema e della Fiction in Campania, il premio per il film “Troppo Napoletano” di Gianluca Ansanelli, in cui abbiamo visto Alessandro Siani in veste di produttore e il premio come Miglior Attore di Commedia per “Si accettano miracoli”.
A gennaio torni sul grande schermo con Mister Felicità…
«È un film che vede me, Diego Abatantuono e la bravissima attrice Carla Signoris, protagonisti di nuova avventura esilarante. È un film sulla scia di Un principe abusivo ma anche uno spunto da favola in come Si accettano miracoli.
Qual è il tuo ruolo?
«È quello di un ragazzo che tramite un equivoco riesce portare felicità alle persone».
Come nasce la collaborazione con Abatantuono?
«Diego Abatantuono è stato uno dei primi ad attori ad avermi telefonato per complimentarsi per “Benvenuti al sud”. Non lo conoscevo di persona, ma lui fu molto carino e gentile nell’apprezzare il film. Per me era un momento importante ed ho gradito moltissimo il suo complimento. Ci siamo promessi più volte di lavorare insieme, ma dovevamo aspettare la storia giusta. Ed è così che è nata questa collaborazione in questo film che vedrete presto».
Cosa ti aspetti da questo film?
«Faccio un film ogni due anni, quindi mi auguro semplicemente che sia un buon film e che sia apprezzato dal pubblico».
A chi o cosa ti ispiri per i tuoi film?
«L’obiettivo è di raccontare quello che non si racconta. A me piacciono molto i film di Frank Capra ma assolutamente non c’è nessun termine di paragone. Mi piace comunque l’idea di poter sognare».
Al Gala del Cinema e della Fiction in Campania hai ritirato oltre al premio come Miglior Attore di Commedia per “Si accettano miracoli”, anche quello per il film “Troppo Napoletano”…
«Troppo Napoletano è un film che ho seguito in tutta la fase di realizzazione. Volevo raccontare la città con l’idea di una favola, non con la presunzione di raccontare Napoli, poiché ci sono anche altre realtà in grado di raccontarla.Troppo Napoletano è un marchio, una voglia di affermare ancora di più la nostra città, come fate spesso voi e tanti vostri colleghi che vivono la città, che raccontano la nostra realtà partenopea. Faccio parte di quelli come voi che combattono in città. Restare a Napoli è stata una scelta personale e non è legata al lavoro. Una scelta di cuore perché credo bisogna stare in questa città e non abbandonarla. Ci sono tante persone che parlano della città non vivendola. Tutti sono liberi di parlare di Napoli, ma solo chi la vive, si rende conto realmente di quelle che sono le ombre e di quelle che sono le luci».
Quanto è importante il rapporto con il tuo pubblico?
«Loro sono molto importanti per me, devo a loro il mio successo. Per strada sono sempre aperto e disponibile alle foto, agli autografi a scambiare quattro chiacchiere. E non lo faccio solo a Napoli. Anche quest’anno che sono stato in giro in Italia per la tournée teatrale del “Principe abusivo” ho avuto modo di parlare e conoscere il pubblico che ha visto lo spettacolo. È sempre un grande piacere poter condividere un momento insieme.
Sarai a teatro anche nel 2017?
«Con Christian è nato una bella amicizia, mi diverto molto sul palco con lui. È un attore straordinario, impeccabile. Porteremo lo spettacolo in altre città italiane che non abbiamo ancora toccato».