Classe 1996 e già quattro anni di successi alle spalle: questo è Alessandro Casillo. Dopo aver conquistato ancora una volta il podio grazie al suo nuovo album #ALE, la star di “Io Canto” vincitore dello scorso Sanremo Giovani sarà da domani, 13 maggio 2013, sui palchi di quattro città italiane per presentare il suo ultimo lavoro discografico. Il tour #ALELIVE partirà così dall’Alcatraz di Milano per proseguire poi il 17 maggio al Teatro ABC di Catania, il 24 maggio all’Orion Club di Roma e il 25 maggio all’Arenile di Napoli. In attesa di ascoltare la sua performance abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con il “piccolo” talento.
Da quando hai iniziato la tua carriera artistica continui a collezionare podi: come fai a restare coi piedi per terra?
«Sono molto giovane e ho fatto tantissime poche in pochissimo tempo, ma fortunatamente sono circondato da persone che continuano a trattarmi semplicemente come Alessandro. C’è in primis la mia famiglia che mi aiuta e supporta con tantissime cose e poi i miei amici che non ascoltano la mia musica.»
Non sono tuoi fan insomma…
«Esattamente e questa cosa mi aiuta molto perché per loro è come non facessi niente, fossi sempre lo stesso. Sono cambiate artisticamente molte cose, ma la mia vita è quella di sempre: vado a scuola, faccio gli allenamenti di calcio e canto.»
Adesso, oltre alla routine sei in giro per l’Italia a promuovere il disco: come sta andando?
«Molto bene direi, mi vivo le emozioni di essere capitato in questo mondo bellissimo in cui sono cresciuto. Sono in una fase di transizione e maturità: dai 13 ai 18 anni ne cambiano di cose. Io dire che cambiano in meglio: senza che me ne sia accorto sono cresciuto sotto molti punti di vista.»
Cresciuto al punto che adesso canti l’ “Amore secondo Sara”…
«Eh sì, questo brano è il primo singolo del nuovo disco. Ed è una canzone che parla di un amore secondo una ragazza che abbiamo deciso di chiamare Sara. Preciso però che è semplicemente un nome, non è nessuno in particolare…»
Un nome reale però è sicuramente quello che dà il titolo all’album… com’è nata l’idea di #ALE?
«Abbiamo scelto di mettere l’hashtag davanti al mio nome per ricordare da dove ho iniziato. Tutto il mio percorso lo devo al web e un enorme ringraziamento a tutti i miei fan – follower che mi hanno permesso di fare quello che sto facendo. Senza il loro sostegno e il loro aiuto non sarei dove sono adesso e non smetterò mai di ringraziarli abbastanza!»
A proposito di fan e mondi virtuali, è evidente che condividi più del tuo lavoro con chi ti segue e apprezza grazie alla tua pagina facebook, sbaglio?
«No, esatto: è assolutamente così! Io gestisco personalmente la mia pagina fb e mi piace molto farlo perché non si parla solo di lavoro, ma anche del più e del meno. Nascono così molte amicizie virtuali e rapporti vari che amo coltivare.»
Tornando al tuo lavoro invece: ti aspettavi che il tuo cd balzasse subito al 2° posto in classifica?
«Sinceramente no, non me l’aspettavo. Questo incredibile risultato ci ha entusiasmati tutti. È stato un traguardo importante e ne siamo rimasti contentissimi. Ho ricevuto migliaia di chiamate da amici e parenti. Posso dire che ho realizzato così un altro sogno. Alla mia età ne ho tanti che voglio assolutamente realizzare, niente di ciò che mi sta capitando va sottovalutato. Non smetto mai di imparare e vivermi a pieno le mie soddisfazioni.»
Nel corso di questi anni hai avuto l’opportunità di confrontarti con grandi artisti e dividere con loro il palco: come hai vissuto queste incredibili occasioni?
«Ho sempre pensato di essere stato incredibilmente fortunato. Ho duettato con artisti del calibro di Claudio Baglioni, James Blunt: sono opportunità difficili da spiegare a parole. Molto spesso penso che a casa magari ci sono ragazzi molto più bravi di me che non hanno avuto le mie stesse occasioni. Il treno è passato una volta e io ci sono salito sopra!»
Da domani inizierà il tuo nuovo tour: cosa ti aspetti dal pubblico?
«Sono veramente in ansia perché non vedo l’ora di cantare. Non faccio da tempo date in ci sono in concerto da solo. Condividere i palchi è bello, ma è diverso dall’esibirsi da solo. Un proprio tour è un qualcosa di indescrivibile. Mi sto preparando cantando tutti i giorni, sono veramente felicissimo. Spero che il pubblico si diverta perché io mi divertirò un sacco, insomma speriamo di spaccare tutto e divertirci insieme!»