Uscito da una settimana su etichetta Thaurus/Island Records, il nuovo disco d’inediti di Ernia “68” accede direttamente alla posizione numero uno degli album più venduti della classifica Fimi/Gfk. L’album, contenente ben 12 tracce inedite, è un mix di elementi diversi in cui sonorità rap, black, funk, trap, melodie vocali e metriche precise e dirette s’intrecciano perfettamente, ben rispecchiando l’evoluzione in corsa e il singolare percorso di uno dei rapper più seguiti ed amati della scena hip hop contemporanea.
Anticipato dall’uscita del video clip di “Domani”e dal brano “Simba” il disco, ricco di suggestioni musicali, riflette l’inconfondibile personalità del rapper milanese e la sua innata capacità di distinguersi all’interno dell’ambiente urban attraverso la continua ricerca musicale mai scontata e non dettata necessariamente dalla moda del momento. Sin dai primi brani è evidente un particolare raggiungimento di maturità da parte dell’artista che, partendo dal suo vissuto, analizza con una genuina semplicità lo scorrere della vita quotidiana con lo sguardo critico, attento e insoddisfatto comune a moltissimi giovani affranti dai comportamenti, dalle aspettative e dalle mille problematiche che affliggono la società odierna.
“68 – dichiara Ernia – è il lavoro che meglio riflette il cammino fatto fin ora. Il brano, così come l’intero disco, ritrae il momento della carriera che sto vivendo. Mentre Cuuu/67 rappresentava la rinascita e il ritorno sulla scena dopo un’esperienza negativa, 68 è il passaggio dall’essere un rapper emergente ad essere uno dei giovani meglio considerati in Italia. In seguito a questo disco, si vedrà se questo verrà confermato o meno, concetto che viene ribadito più volte all’interno dell’album e nella stessa titletrack…. non sapevo dove sarei finito un po’ come adesso”. Il titolo prende il nome dall’unico autobus che passa nel quartiere in cui Ernia è cresciuto e che porta da Bonola, estrema periferia milanese, a pt.a Genova, nuova zona della moda e della movida del capoluogo lombardo. Salire sulla 68 ha per l’artista una duplice valenza: da un lato può significare tornare verso la periferia e fare un passo indietro, dall’altro può significare andare verso il centro, metafora del successo confermando le aspettative a suo riguardo. 68 è così l’album che sancisce definitivamente il ritorno in musica di uno dei rapper più apprezzati e talentuosi della nuova scena.