Il Natale si avvicina e le case si preparano ad essere decorate di addobbi, presepi e dell’immancabile albero, che accende la disputa tra pino vero oppure di plastica.
Gli ecologisti da sempre si battono per il ‘sempre verde albero di plastica’, che non secca e non distrugge le foreste, ma per chi preferisce l’albero vero e non vuole sentirsi in colpa, ecco in arrivo le regole sostenute dal PEFC, il programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale (si tratta di un’alleanza internazionale fra proprietari forestali, industriali del legno, artigiani e consumatori, per la gestione sostenibile delle foreste).
Secondo queste regole l’albero di Natale ‘ecologico’ deve, dunque, essere naturale, certificato ed italiano. Secondo il PEFC: l’albero vero assorbe anidride carbonica, deve però venire da foreste certificate e coltivate in modo sostenibile, per rispettare i territori. Possibilmente deve essere italiano, per ridurre il trasporto, che produce inevitabilmente gas serra.
Da ricordare soprattutto che, passato il Natale, l’albero va rigorosamente piantato in un giardino urbano, non sui monti, dove potrebbe non essere compatibile con le specie locali. Se secca, va smaltito nella differenziata, in modo che sia possibile usarlo per produrre fertilizzante compost.