Con il 2022 iniziano le celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova, lo scultore della bellezza eterna. Nato a Possagno nel 1757 e morto a Venezia nel 1822, Antonio Canova è il maestro italiano del Neoclassicismo: un genio indiscusso, capace di capolavori senza tempo che oggi sono custoditi, dal Louvre all’Hermitage, nei più importanti musei del mondo.
Successivamente l’istituzione del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del secondo centenario dalla sua morte, si attende ora la programmazione degli eventi che saranno dedicati allo scultore e pittore veneto dei prossimi mesi.
Si segnala che tra le istituzioni, in prima linea ci sarà il Comune di Possagno (in collaborazione con il Museo Canova) che si è già aggiudicato le risorse per realizzare il progetto “Restauro e digitalizzazione del complesso architettonico canoviano”: si tratta di un progetto che interesserà l’Ala Ottocentesca del museo (composto dalla Gypsotheca, dalla Casa natale, dalla Biblioteca e dall’Archivio).
Presso i Musei Civici di Bassano del Grappa (Vi) è stata, invece, realizzata la digitalizzazione dell’intero Archivio Canoviano conservato presso la Biblioteca, oltre all’allestimento della mostra “Ebe Canova” ospitata fino 30 maggio 2022. La mostra presenta al pubblico la grazia “ritrovata” della celebre statua in gesso di Canova del 1817. Si segnala che accanto al capolavoro, assieme a dipinti, disegni e meravigliosi libri illustrati, sarà possibile approfondire la figura mitologica di Ebe, simbolo dell’eterna giovinezza.
Si segnala che è già aperta presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia la mostra “‘in luce’ Fotografie di Alessandra Chemollo nella Gypsotheca di Possagno”, che sarà possibile visitare fino al 27 marzo. Partendo dal bozzetto in creta di Antonio Canova il percorso espositivo presenta circa cinquantina di scatti del reportage che nell’estate del 2016 Alessandra Chemollo realizzò a Possagno e destinato ad una pubblicazione (Carlo Scarpa. La Gipsoteca Canoviana di Possagno, con testi di Gianluca Frediani e Susanna Pasquali, Mondadori Electa, 2016).
A conclisione di questo primo calendario di proposte si segnala poi, che fino al 18 aprile 2022, il Mart di Rovereto celebra il grade artista veneto con la mostra dal titolo “Canova tra innocenza e peccato”. A cura di Beatrice Avanzi e Denis Isaia, l’sposizione mette in relazione ben 14 capolavori di Canova, provenienti dalla Gypsotheca di Possagno (tra cui Amore e Psiche, Ninfa dormiente, Endimione dormiente, Le Grazie, Venere italica, Maddalena penitente, Creugante) con quelle di alcuni importanti artisti contemporanei (Helmut Newton, Robert Mapplethorpe e Irving Penn, Igor Mitoraj, Elena Mutinelli e Fabio Viale, Miroslav Tichì, Jan Saudek, Joel-Peter Witkin, Dino Pedriali, gli Alinari, Luigi Spina, Mustafa Sabbagh).