Al via a partire da domenica 19 febbraio, presso la settecentesca Villa Bruno in San Giorgio a Cremano (Napoli), la terza edizione mostra-incontro “Il profumo dei mestieri” a cura di Peppe Pappa con i testi di Mario Franco e Stefano Taccone.
Il vernissage è previsto per domenica 19 febbraio alle ore 10:30 con una sosprendente performance a sorpresa, che lascerà gli spettatori sblaorditi. La mostra resterà aperta fino a sabato 4 marzo 2017. Gli artisti che esporranno sono: Antonio Barbagallo, Ugo Cordasco, Ellen G. , Livio Marino, Rosaria Matarese, Peppe Pappa, Anna Pozzuoli, Carla Viparelli.
Mario Franco sulla mostra e sull’artista Pappa racconta: «Da sempre Pappa accanto alla sua personale attività artistica, ha elaborato e realizzato programmi culturali ed espositivi dando spazio ad altri artisti su un tema da lui proposto. Spesso la motivazione è un atto di riconoscimento per il lavoro di artisti che da decenni operano con serietà e rigore in contesti difficili, restando, però, fuori dalle storiografie ufficiali, affermando l’esigenza di storicizzare e fermare nella memoria della città una serie di nomi e di esperienze che, per colpevole incuria, sembravano votati all’oblio. Diversamente, l’esposizione per la 3a Edizione “Mostra/Incontro”, vede la presenza di artisti già noti e di giovani ben inseriti nel panorama nazionale e, a volte, internazionale. Pappa li riunisce sul tema dei “mestieri”, anzi, sul “Profumo dei Mestieri”, riferendosi all’importanza del sapere artigianale per esprimere singole individualità di creativi. Peppe Pappa si richiama al sentore dell’acqua ragia e dell’olio, alla terra della ceramica, al legno o alla pietra della scultura, al fuoco del bronzo, agli inchiostri delle incisioni, per contrastare l’artificio virtuale e ripristinare la dimensione focale della ricerca artistica nello spazio che raccoglie fermenti etici e sociali».
Stefano Taccone, asiduo collaboratore dell’artista Peppa Pappa, anche per la terza edizione della mostra-incontro “Il profumo dei mestieri, ha voluto date il suo contributo descrittivo : «L’arte, la cui storia è costantemente narrata come una sorta di progressivo affrancamento dal mestiere,con il quale veniva assolutamente identificata nel pieno Medioevo – fino a giungere – passando dal Rinascimento, dalla nascita delle Accademie – alla pura dimensione noetica dell’arte concettuale, può divenire così un territorio paradigmatico nella sperimentazione di nuovi ordini dell’esistenza e della società. Alla chiamata di Peppe gli artisti hanno risposto non tanto in termini contenutistici, ma appunto per lo più mirando ad incorporare entro la loro opera il concetto di mestiere, ricercando ognuno un peculiare equilibrio con la componente ideativa».