Al via la stagione 2020/2021 del Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo di Napoli, con 20 spettacoli dal 27 ottobre 2020 al 21 aprile 202. L’inaugurazione è con il progetto firmato da Angiulli e prodotto dal Teatro,“La Congiura”, da due opere di William Shakespeare: “Giulio Cesare” (27-31 ottobre) e “Antonio e Cleopatra” (16-22 novembre).
Tutti gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle normative anti-Covid19 e con obbligo di indossare la mascherina.
Si segnala essere questa la stagione del trentennale per il Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo, lo spazio culturale d’avanguardia nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli e al centro della scena artistica della città.
«È una stagione che nasce sull’incertezza – dichiara Laura Angiulli – e, nell’impossibilità di fare dal vivo il consueto lavoro con scuole superiori e università, abbiamo voluto dare un segnale significativo attraverso un programma di ‘formazione’, finestra di dialogo con giovani generazioni e pubblico di raffinata sensibilità. Questa scelta appare quanto mai appropriata nella celebrazione del trentesimo anno di Galleria Toledo, e nella volontà di riaffermare il sentimento che ne accompagnò gli inizi. Galleria Toledo si propose subito come punto di riferimento per i “ragazzi” dei vivaci anni ’90, alcuni dei quali sono oggi importanti figure del parterre culturale nazionale. Nonostante le difficoltà del passato e del presente siamo sempre riusciti a tenere in piedi il teatro e la sua identità, e anche oggi presentiamo un cartellone che possa segnare opportunità di osservazione in vari ambiti artistici, con uno sguardo lanciato verso elaborazioni di margine e di confine».
Il debutto della nuova stagione teatrale di Galleria Toledo è affidato al progetto “La Congiura” ispirato alle opere di William Shakespeare, con due spettacoli scritti e diretti da Laura Angiulli e prodotti da Galleria Toledo: “Giulio Cesare” in programma martedì 27 ottobre, con repliche fino a sabato 31 ottobre (con Pietro Pignatelli, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Luciano Dell’Aglio, Paolo Aguzzi, Antonio Marfella e Giovanni Battaglia) e “Antonio e Cleopatra”, dal 16 al 22 novembre.
La compagnia “Chille de la balanza” presenta “Napoli ’70”, di e con Claudio Ascoli, con la partecipazione di Sissi Abbondanza e le musiche di Dario Ascoli (27-29 novembre).
L’associazione culturale Seven Cults porta in scena “Elisabetta I – Le donne e il potere” (3-6 dicembre) di David Norisco per la regia di Filippo d’Alessio e Maddalena Rizzi nel ruolo dell’ultima sovrana della dinastia Tudor.
Dall’8 al 10 dicembre torna “Eros e Priapo”, l’invettiva di Carlo Emilio Gadda contro il ventennio fascista, spettacolo interrotto lo scorso aprile per l’emergenza sanitaria. Massimo Verdastro interpreta il suo monologo tratto dal feroce e satirico libro scritto nel 1944 contro il delirio della dittatura e del carisma persuasivo di Benito Mussolini, secondo una rilettura psicologico-sessuale. Una produzione firmata Galleria Toledo e Compagnia Diaghilev.
Dal capolavoro di Dino Buzzati “Il deserto dei Tartari”, l’adattamento e la drammaturgia di Massimo Roberto Beato, regia di Elisa Rocca. Sono in scena, con lo stesso Beato, Alberto Melone e Matteo Tanganelli. Produzione “La Compagnia dei Masnadieri” (11-13 dicembre).
La produzione “Officina dinamo” presenta “Quartett”, uno dei testi più celebri e controversi di Heiner Müller, tra i maggiori drammaturghi tedeschi del XX secolo, che richiama “Le relazioni pericolose” di Laclos (18 e 19 dicembre). La regia è di Alessandro Marmorini, sul palco Cristina Golotta e Roberto Negri.
A chiudere il 2020 è “Pescatori” di Laura Angiulli, dal 26 dicembre all’1 gennaio 2021, una produzione di Galleria Toledo già presentata al Napoli Teatro Festival 2020 presso la Rotonda Diaz ma qui riportata alle esigenze, anche poetiche, dell’ambientazione “in teatro”. Sul palco Aniello Arena, Alessandra D’Elia, Pietro Pignatelli, Agostino Chiummariello, Franco Pica e altri sette attori.
Il 2021 si apre con ancora un’opera prodotta da Galleria Toledo, scritta e diretta da Angiulli. È il “Pinocchio” di Carlo Collodi, dal 3 al 6 gennaio, già in scena nella scorsa estate al Napoli Teatro Festival. Le immagini realizzate da Mimmo Paladino guidano la galleria dei personaggi interpretati da Ginestra Paladino e riportano, nelle figure che accompagnarono la nostra infanzia, le tappe di quel viaggio di formazione rappresentato dalle vicissitudini del burattino più famoso della letteratura.
Dal 15 al 17 gennaio in programma “Fauno”, di e con Nicola Vicidomini, una produzione “Baracca Vicidomini”, con la collaborazione de “Il cantiere” e “Teatro Vascello”.
Grande attesa per i due spettacoli di Massimiliano Civica, tra i più innovativi registi italiani e Premio Ubu nel 2017, prodotti entrambi dal Teatro Metastasio di Prato. Il 22 e 23 gennaio “Scampoli – da Robert Mitchum ad Andrea Camilleri” e il 24 gennaio, in data unica, è la volta di “L’angelo e la mosca. Commento sul teatro di grandi Mistici”.
A consolidare il successo della scorsa stagione torna sul palco di Galleria Toledo lo spettacolo “In casa con Claude” (27-30 gennaio), produzione T.T., tratto dall’omonima opera del drammaturgo canadese René Daniel Dubois scritta negli anni ’80, riadattata e diretta da Giuseppe Bucci. Un thriller psicologico sul tema dell’emarginazione degli omosessuali.
L’attore Paolo Calabresi e la cantautrice Violetta Zironi sono i protagonisti di “Lolita”, dal romanzo di Vladimir Nabokov, drammaturgia di Giuseppe Zironi (5-7 febbraio).
Attore di cinema e teatro, drammaturgo, sceneggiatore e regista, Alessandro Benvenuti scrive e dirige “Certi di esistere” (16-21 febbraio), una produzione Compagnia TBM Teatro, con Maddalena Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Marco Prosperini, Andrea Murchio, Bruno Governale, Livia Caputo.
Dal 26 febbraio al 7 marzo in scena “La dodicesima notte”, pièce firmata da Galleria Toledo Produzioni con la drammaturgia di Laura Angiulli.
Torna in scena, dopo la felice performance della scorsa stagione, “Troya City, la verità sul caso Aléxandros” (12-14 marzo), a cura di Lino Musella, Antonio Piccolo e Marco Vidino, da un’idea di Gian Maria Cervo. Il testo è di Antonio Piccolo; interpretano Antonio Piccolo e Marco Vidino (cordofoni e percussioni); la produzione è condivisa da “Quartieri dell’Arte” e “Galleria Toledo”.
Spazio alla danza con “La conoscenza della non conoscenza.04” (20-21 marzo), produzione AB Dance Research. Una lecture-performance di improvvisazione con Adriana Borriello, straordinaria e raffinata espressione internazionale della danza contemporanea, e Donatella Morrone.
Il 27 e 28 marzo la regista Chiara Guidi, apprezzata espressione della più raffinata ricerca intorno all’uso della voce nella sua potenza di materia drammaturgica, sarà in scena con “Il regno profondo. Perché sei qui?”, scritto da Claudia Castellucci per la produzione della compagnia Socìetas Raffaello Sanzio e interpretato da Chiara Guidi e Claudia Castellucci.
Chiude la stagione (21-23 aprile) lo spettacolo “Il canto dei colori. Viaggio nella vita e nelle opere di Henri Matisse”, con voce recitante di Sandro Lombardi, attore e scrittore tra i più poliedrici della scena teatrale italiana, quattro volte vincitore del Premio Ubu, accompagnato dal pianoforte del maestro Antonio Ballista. Il testo è di Maria Antonietta Centoducati, su musiche di Debussy, Milhaud, Satie e Poulenc; la produzione è di Reggio Iniziative Culturali.