In concomitanza con l’inizio del Napoli Teatro Festival 2015, prende il via il Napoli Fringe Festival E45, rassegna dedicata alle giovani compagnie di prosa e danza, che si svolgerà in varie location della città. Primo spettacolo è il monologo Un Uomo A Metà, scritto da Giampaolo G. Rugo e interpretato da Gianluca Cesale, per la regia di Roberto Bonaventura (in scena a Castel Sant’Elmo, sala Fringe, il 4 e 5 Giugno, ore 23:00).
Un Uomo A Metà è una riflessione, ora commovente ora decisamente comica, sulla condizione dell’uomo maturo di oggi e sull’influenza che possono avere le convenzioni sociali sull’individuo. Tema centrale – ma non unico – è l’impotenza sessuale. Giuseppe è un rappresentante di articoli religiosi che si fidanza e si sposa con Maria, ricca figlia del proprietario del più importante negozio di tali articoli di Roma. A rovinare la festa sarà proprio l’onnipresente statuina della Vergine, che incombe in camera da letto “a braccia aperte”, e inibirà qualsiasi approccio. A questa inibizione Giuseppe porrà un rimedio che sarà gravido di conseguenze… La domanda è: quanto dipende dall’ambiente la libertà dell’individuo? I veri tabù sono quelli che ci vengono dall’esterno, o quelli che ci portiamo dento?
Roberto Bonaventura imbastisce uno spettacolo ben curato e calibrato, fatto di pochi ed efficaci elementi scenici ed effetti luce. Il risultato è che il pubblico si lascia immediatamente prendere dalla storia ed entra subito in empatia col protagonista, interpretato dal bravissimo Gianluca Cesale che sa dare voce e corpo anche agli altri personaggi evocati dal racconto. Interpretazione lucida, ironica, sapiente, che sa aggiungere sapore al già di per sé profondo, efficace, intelligente testo di Rugo.
Da non perdere.