Sabato 18 giugno Etruria Indie Short Film Fest, presso gli Acme Studios nel cuore dell’area artigianale della città di Ladispoli, con inizio alle ore 18.00. L’evento sarà scandito dalla musica del pianoforte di Luigi Maio e dall’incantevole voce di Noemi Palmiero che si esibiranno in colonne sonore e canzoni che hanno segnato la storia del cinema.
La serata entrerà nel vivo con i 5 cortometraggi in gara con la compagnia dei nostri giudici e del pubblico che prenderà parte alla discussione e al commento delle opere presentate dagli artisti.
L’Etruria ISFF è un Festival che si rivolge alla comunità, un polo d’incontro fra artisti del panorama underground e il pubblico desideroso di nuove voci e nuove prospettive. Lo scopo del Festival è quello di valorizzare la diffusione della cultura cinematografica indipendente dell’Etruria, mettendo in risalto la creatività degli autori che compongono il panorama del nuovo cinema indipendente.
Diversi sono gli ospiti della kermesse, che per l’occasione vestiranno anche il ruolo di giudici dei cortometraggi in gara troviamo Luciano Tovoli (presidente di IMAGO la Federazione Europea delle Associazioni dei Direttori della Fotografia), Roberto Girometti (direttore della fotografia, sceneggiatore, regista e critico cinematografico italiano), Claudio Siniscalchi (professore di Storia e critica del cinema alla LUMSA di Roma), Luciano Fontana (regista e produttore televisivo e di videoclip, specializzato anche nella regia di eventi musicali in presa diretta), Crescenzo Paliotta (ex sindaco di Ladispoli autore di Ladispoli e i Luoghi del Cinema), Mario Gallo (attore teatrale con 35 anni di carriera alle spalle), l’attrice Giulia Salerno, il modello e attore francese Brice Martinet, il regista e sceneggiatore Mauro Mancini e il vice Direttore del sito di informazione DT NEWS Alessandro Staiti, vice Direttore del sito di informazione DT NEWS.
I corti in gara
The Last Page / L’ultima pagina
Scritto e diretto da Antonio Sidoti è un’interessante e intimo sguardo sul rapporto tra due fratelli che con la forza del ricordo di un mondo e di una famiglia che non è più come prima condividono la fuga in cerca di un posto sicuro.
Social Asylium / Asilo Sociale
Ci troviamo in un Asilo Sociale in un futuro non troppo lontano raccontato dagli occhi del regista Emilio Fallarino tramite quelli del protagonista, un giovane direttore generale dell’ospedale interpretato dallo stesso Fallarino. La cella rappresenta un luogo fisico e mentale, la follia è raccontata tramite un ribaltamento del punto di vista all’interno della storia.
The first time is always the hardest / La prima volta è sempre la più difficile
Cinque minuti possono stordire come un pugno in faccia. Ce lo dimostra Federico Bosi in un cortometraggio d’eccezione fra esistenzialismo e mistero. La prima volta è sempre la più difficile riprende dai grandi maestri dello storytelling l’arte del saper raccontare una situazione per quello che vuole sembrare e che in realtà è tutt’altro.
Witch’s Heart / Cuore di strega
Diretto da Marco Baroni, racconta dell’omonimo fungo rosso che, nonostante l’apollinea e perfetta figura geometrica in cui si presenta, serba in sé una sostanza di colore scuro dall’odore cadaverico, fortemente sgradevole. La storia ci porta dentro un tempo che sembra essere medievale, in cui si prega in latino, e in un luogo lontano e selvaggio, di quelli di cui non ci si può fidare troppo. Qui troviamo il protagonista, un ragazzo che viene inseguito da due uomini che lo accusano di essere un demone.
Black screen / Schermo nero
Scritto e diretto da Thanat Pagliani è l’oggetto che si frappone per tutta la storia tra il personaggio principale e la sua vita. Il cortometraggio racconta di un giovane che dopo aver vissuto la pandemia cambia il suo modo di rapportarsi al mondo. Il protagonista non riesce più a uscire di casa, e resta in una realtà che si è creato artificialmente.