Inizierà domani, giovedì 17 marzo 2016, “Estratti di anime femminili”, format – evento ideato dalle giornaliste Carolina Fenizia e Francesca Saveria Cimmino.
Il progetto è stato presentato lo scorso 7 marzo nell’ambito degli eventi previsti dal programma per il “Marzo donna 2016” promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli.
Questo primo incontro si svolgerà dalle 10 alle 13 presso l’Emeroteca Tucci (piazza Matteotti – ingresso Posta centrale). Il format è molto semplice, anche se le protagoniste saranno sicuramente complicate. Si tratterà infatti di veri e propri speed date dedicati esclusivamente ad un pubblico femminile
Ad aprire gli incontri, con reading dedicati al mondo femminile, saranno diverse attrici campane, tra cui Antonella Morea, Nunzia Schiano e Rosaria De Cicco, che con entusiasmo e grande disponibilità hanno deciso di contribuire alla riuscita dell’evento.
Le partecipanti, circa 20 a incontro, dovranno scrivere su dei biglietti un tema che intendono affrontare e condividere con le altre donne, questi saranno poi inseriti all’interno di un’ampolla ed estratti a caso per dare il via allo speed date. Le persone coinvolte nel progetto potranno affrontare i temi richiesti esplicitamente – ma in maniera anonima. Per ogni argomento saranno consentiti dieci minuti di confronto tra le parti, prima di cambiare partner e, di conseguenza, discussione.
Gli incontri si svolgeranno nelle seguenti date:
giovedì 17 marzo ore 10:00/13:00
giovedì 31 marzo ore 10:00/13:00
giovedì 7 aprile ore 10:00/13:00
giovedì 14 aprile ore 15:00/18:00
Importantissimo: per prendere parte agli incontri è necessario prenotarsi tramite mail all’indirizzo di posta estrattidianimefemminili@gmail.com
A seguito dei quattro incontri, le donne saranno tenute ad inviare per e-mail un proprio elaborato inerente a uno o più temi trattati nel corso delle giornate di confronto. I racconti, di massimo due pagine(A4), dovranno essere inviati utilizzando solo il nome di battesimo per consentire l’anonimato e favorire la massima libertà di espressione. Tutti gli scritti saranno raccolti e rielaborati dalle giornaliste che hanno organizzato l’evento, per essere inseriti e pubblicati all’interno di un piccolo volume che sarà edito dalla casa editrice Homo Scrivens.
Il primo fine è consentire alle persone di confrontarsi, crescere e raccontarsi. Il secondo fine è quello di dar voce alle donne (di qualunque etnia, ceto sociale e culturale e con i più diversi vissuti), grazie al supporto di altre donne.
I fondi raccolti dalla futura ed auspicabile vendita del libro, al netto delle spese, saranno devoluti alle associazioni e centri antiviolenza del territorio che hanno sposato la causa.
“In questa società definita “neopatriarcale”, abbiamo pensato potesse essere importante dare voce a chi spesso voce non ha perché non ricopre nessun ruolo autoritario o istituzionale. Chi meglio di una donna può capire e raccontare la donna? è esattamente questo quello che ci ha spinto a ideare il progetto. Senza retorica, senza ipocrisia e senza sterili o retrogradi pregiudizi. Il genere è studiato da sempre in antropologia e, nonostante le battaglie e i progressi socio-culturali raggiunti, c’è ancora una linea di demarcazione tra il mondo femminile e quello maschile. Il nostro obiettivo è dunque quello di creare un circuito di sinergia e sostegno che vada al di là di qualsiasi tipo di condizionamento culturale, sociale, anagrafico e sessuale, e che prosegua anche quando sarà terminato il ciclo degli incontri. Lo slogan che da subito ci ha accompagnato nella realizzazione dell’evento, che abbiamo titolato emblematicamente “Estratti di anime femminili”, è una frase della poetessa Alda Merini: “Se le donne sono frivole è perché sono intelligenti ad oltranza…!” questo il commento di Carolina Fenizia e Francesca Saveria Cimmino.