Approda al Teatro Nuovo di Napoli, fino a domenica 16 dicembre, lo spettacolo “Le ho mai raccontato del vento del Nord” di Daniel Glattauer con la traduzione di Andrea Cipriani, interpretato da Chiara Caselli e Paolo Valerio, che firma anche la regia. L’austriaco Daniel Glattauer pubblica l’omonimo romanzo nel 2006, che da subito diventa un bestseller di successo con più di 700 mila copie vendute in diciassette paesi. Un romanzo epistolare che tratta dell’amore virtuale che nasce tra il trentasettenne psicolinguista Leo Leike infelicemente scapolo e la trentaquattrenne Emmi Rothner moglie e madre esemplare. Due personalità diverse e due vite quasi agli antipodi che per un errore di e-mail iniziano a messaggiarsi, iniziando una appassionata relazione a distanza, che Leo prenderà molto sul serio a differenza di Emmi, che non intende mettere a rischio la stabilità del suo “felice matrimonio”. Piano piano il rapporto diventa sempre più coinvolgente ed entrambi sentono la necessità di incontrarsi da vicino, ma non lo faranno mai, presi dalla paura di veder crollare inesorabilmente il castello immaginario che si sono costruiti. Quasi come in una novella pirandelliana non si riesce a distinguere la realtà dall’illusione, anche se alla fine le verità nascoste vengono a galla mostrandoci uno scenario fatto di disperazione, infelicità, solitudine e inadeguatezza. “Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente” dichiara Leo alla sua Emmi al culmine di una fantasia erotica alla quale si abbandonano i due amanti. Bernhard (marito di Emmi) scopre l’inganno e porterà i due protagonisti a una scelta inevitabile e dolorosa per entrambi. Il ritmo volutamente lento, le atmosfere rarefatte e sognanti, le delicate note musicali, sottolineano efficacemente le nevrosi e gli stati d’animo claustrofobici e contrastanti dei protagonisti. Enigmatica ed inafferrabile la natura di Emmi che si dibatte tra gli aneliti del cuore e le leggi non scritte legate al concetto di famiglia. La corrispondenza con Leo le permette di far volare la fantasia per rifugiarsi nella sua isola felice lontano dalla monotona vita di tutti i giorni. Nella vita reale devi inevitabilmente fare i conti con la tua emotività, adeguando i sentimenti all’ambiente circostante, in un sottile gioco di equilibrismo per non danneggiare gli affetti e le persone che ti circondano. Un testo, dal retrogusto amaro, che a mio parere è destinato più alla lettura che alla rappresentazione scenica ben proposta dai bravissimi Chiara Caselli e Paolo Valerio.Lo spettacolo vanta le immagini e le scene di Antonio Panzuto, il montaggio video di Raffaella Rivi, le musiche di Andrea Cipriani, disegno luci di Enrico Berardi. Presentato con successo da Fondazione Campania Festival-Teatro Festival Italia e Teatro Stabile di Verona. Applausi convinti da parte del pubblico.
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