Debutta, al Teatro San Ferdinando di Napoli, Eden Teatro di Raffaele Viviani, con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Gaia Aprea e la partecipazione di Mauro Gioia, per la regia di Alfredo Arias; una nuova produzione del Teatro Stabile di Napoli (repliche fino a domenica 11 Marzo).
Dopo il fortunatissimo Circo Equestre Sgueglia, il regista franco-argentino Alfredo Arias torna su Viviani con una rilettura del poco frequentato Eden Teatro, scritto nel 1919. Come legge Rigillo in apertura, da una lettera successiva dello stesso Viviani, questo spettacolo è un omaggio al glorioso teatro di canzone e di caratteri napoletano, una forma di varietà di tradizione tutta partenopea che già a metà degli anni ’30 del secolo scorso stava cedendo il passo al cinematografo e altre forme di intrattenimento. Si tratta dunque di un testo dalla trama esilissima, quasi inesistente, dove l’accento è posto, più che su una storia, su tante storie di saltimbanchi, gommeuses, chanteuses e impresari che popolano questo Eden perduto. “Non c’è niente di più accattivante – spiega Arias – del mondo di queste dive sull’orlo dell’abisso che si contendono una sopravvivenza miserabile sul manifesto e sulle tavole di un teatrino. Viviani coglie le sue creature nelle difficoltà più assurde e ridicole della vita, risvegliando, in noi spettatori, un amore per un’arte che svanisce, evapora, consumata dalla sua stessa leggerezza”.
Facile sarebbe stato, con tale materiale di “numeri” d’epoca, realizzare un’operazione nostalgica che non incontrasse i gusti di un pubblico moderno. Ma Arias, con la sua riduzione e le sue invenzioni, avvicina il pubblico rendendolo partecipe, interessato, divertito, creando uno spettacolo vivo, emozionante e visionario, quasi che questi personaggi sorgessero – evocati – dalle tavole polverose di un vecchio teatro per dar vita alla loro ultima performance e al nostro ultimo sogno. Indovinata anche la scelta di far recitare tutti gli attori en travesti, a cominciare da Mariano Rigillo che, nel doppio ruolo del capocomico Tatangelo e della debuttante Carmen Zuccona, regala al pubblico una nuova quanto inedita prova della sua immensa arte. Altrettanto riuscita la difficile sfida di Anna Teresa Rossini nei panni di Camillo Vittima, ambiguo personaggio che oscilla costantemente tra il comico e il malinconico. Brava Gaia Aprea nel ruolo dell’eccentrica Ester Legery, gustosissimi i siparietti di Gennaro Di Biase e Ivano Schiavi nei panni delle esordienti Las Tinas Sirenas. Ma la compagnia si avvale anche delle brillanti interpretazioni di Paolo Serra, Gianluca Musiu, Enzo Turrin e Mauro Gioia. Le musiche originali di Viviani sono orchestrate da Pasquale Catalano ed eseguite dal vivo da Giuseppe Burgarella (piano), Pietro Bentivenga (fisarmonica) ed Erasmo Petringa (violoncello). Meravigliosamente glamour le scene di Chloe Obolensky e i costumi di Maurizio Millenotti.
Uno spettacolo che va visto perché è un vero tributo al Teatro e agli artisti, che ha il sapore di una festa. Festa che continuerà a Roma, Teatro Eliseo, dal 20 al 29 Marzo e a Parigi, Athénée Théatre Louis-Jouvet dal 24 al 29 Maggio.