Debutta, al Teatro San Ferdinando di Napoli, Desideri Mortali, testo e regia di Ruggero Cappuccio, con Claudio Di Palma, Ciro Damiano, Gea Martire; una produzione Teatro Stabile di Napoli (repliche fino a domenica 4 Febbraio).
Desideri Mortali è, come scrive lo stesso Cappuccio nel sottotitolo, un Oratorio Profano per Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il grande scrittore siciliano noto ai più per essere l’autore del grande romanzo storico “Il Gattopardo”. Il romanzo è venuto allo scoperto solo dopo la morte dell’autore, così Cappuccio immagina di mostrarcelo nell’aldilà, rievocante la sua avventura terrena e personaggi e ambientazioni della sua opera, in compagnia di Padre Pirrone e di un coro tutto al femminile, composto dalle donne e dai personaggi della sua vita. In questo turbinio di vorticose danze e voci, due lingue si mescolano e si confondono: il Siciliano e il Napoletano, ultime vestigia del fu Regno delle Due Sicilie (“o delle Due Napoli”).
Lo spettacolo non racconta una storia ma procede per immagini e suoni fortemente evocativi. Il ritmo serrato delle scene rimanda a una falloforia o una tragedia magno-greca. Il pianoforte di Luca Urciuolo e le percussioni di Gianluca Scorziello, molto sapientemente utilizzati, spaziano da ritmi di valzer di gattopardesca memoria alle più popolari tammorriate. Così, in uno spazio che man mano si modifica e si dilata – bellissimi gli effetti luci di Nadia Baldi e le immagini proiettate di Ciro Pellegrino – si alternano scene struggenti a situazioni comiche esilaranti. Bravissimo il cast di interpreti che, ben guidati da Ruggero Cappuccio, agisce in piena forma fisica e vocale. Oltre ai succitati Claudio Di Palma, Ciro Damiano e Gea Martire, ogni attrice sa ricavarsi un posto alla ribalta: Marina Sorrenti, Nadia Baldi, Antonella Ippolito, Ilenia Maccarrone, Rossella Pugliese, Simona Fredella, Martina Carpino, Piera Russo.
Uno spettacolo che va visto perché ironico, coraggioso, poetico, non convenzionale.