In scena, al Teatro Quirino di Roma, La Cena Delle Belve di Vahè Katcha, nella versione di Vincenzo Cerami, con Ruben Rigillo, Marianella Bargilli, Maurizio Donadoni, Silvia Siravo, per la regia di Julien Sibre e Virginia Acqua; una produzione Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media Production, Centro D’Arte Contemporanea Teatro Carcano e Festival Borgio Verezzi (repliche fino a dom. 3 marzo).
Vahè Katcha è autore armeno siro-francese nato a Damasco nel 1928 e morto a Parigi nel 2003. LA Cena Delle Belve (1960) è il suo dramma più significativo, da cui fu tratto anche un film nel ’64 di Christian-Jaque. Nell’Italia del ’43, durante l’occupazione tedesca, sette amici festeggiano il compleanno di uno di loro. Durante la festa, due soldati tedeschi vengono uccisi sotto casa del festeggiato e, per rappresaglia, la Gestapo prende come ostaggi due persone per ogni appartamento per fucilarle. Il Comandante Kaubach, però, amante di letteratura classica, riconosce nel padrone di casa il suo stimato libraio. Gli concede così il privilegio di scegliere loro i due condannati da consegnargli due ore dopo, al suo ritorno. Dopo un primo momento di indignazione e solidarietà tra gli amici, comincerà un vero gioco al massacro dove ognuno tirerà fuori il peggio di sé pur di salvarsi…
Testo denso, ironico, struggente questo di Katcha, che si serve del frangente storico per scandagliare i rapporti umani veri, profondi, dove anche i migliori amici possono rivelare una natura egoista e cattiva, al pari dei loro aguzzini, dove l’istinto di conservazione prende il sopravvento finanche sulle convenienze sociali. Testo cui corrisponde una regia, quella di Sibre e Acqua, tagliente, implacabile, che giustamente indaga sui rapporti tra i personaggi prima e dopo il drammatico evento e che si avvale delle video-proiezioni animate del grande Cyril Drouin, che ci accompagnano anche nel fuori scena e che – lungi dall’essere didascaliche – aggiungono un tocco di originalità metaforica nei momenti di maggior suspense. Il cast tutto è superlativo: da Ruben Rigillo e Marianella Bargilli (nei ruoli dei due controversi padroni di casa) a Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Gianluca Ramazzotti, Emanuele Salce (loro agguerriti ospiti) a Ralph Palka (Comandante SS) a Silvia Siravo (partigiana, cui viene affidato un monologo da brividi).
Da non perdere.