A febbraio Napoli Underground raddoppia. Saranno infatti due gli eventi proposti in rassegna e ai quali si potrà assistere sempre al teatro Il Primo rispettivamente il 9 febbraio con il concerto di Tartaglia Aneuro e il 17 febbraio con quello di Gianluca Pelliccio. La rassegna Napoli Underground procede spedita e con ottimo riscontro in termini di pubblico nel proporre le realtà emergenti del panorama musicale partenopeo. Dopo il concerto del mese scorso di Monica Pinto, è ora la volta di due artisti che con peculiarità diverse ma uguale talento e passione si esibiranno a “Il Primo” proponendoci anche il loro lavoro d’esordio discografico.
Andrea Tartaglia nel 2012 fonda il progetto ANEURO riunendo attorno a sé validi musicisti ed in particolare, con il batterista Federico Palomba, inizia un lavoro di arrangiamento e rifinitura del suo materiale cantautorale. Nei primi 3 anni di attività si susseguono numerose e significative esperienze live e incontri con personaggi di spicco della scena musicale napoletana e non. Nell’ottica di una maggiore visibilità iniziano a partecipare a vari contest raggiungendo in alcuni casi la vittoria o comunque ottenendo ottimi piazzamenti. In numerose occasioni condividono il palco con musicisti affermati come i 99 Posse, James Senese, Enzo Avitabile, Jovine e tanti altri. Nel 2015 vincono il primo premio dell’Heineken Green Contest e il premio della critica DiscoDays, questo gli dà la possibilità di esibirsi a Casa Sanremo, durante la seconda serata del 65° Festival della canzone italiana. In occasione del concertone di Piazza Dante a Napoli a sostegno dei cassintegrati Fiat, organizzato da Daniele Sepe, è Andrea Tartaglia in persona a presentare i numerosi ospiti della serata, tra i quali Foja, Nero Nelson, Maldestro, Gnut, Piero Gallo, Mario Insenga e tanti altri.
Alla conclusione di questa esperienza già s’intravede l’albero maestro del progetto Capitan Capitone e i Fratelli della Costa, collaborazione nata tra un live e un’uscita in gommone con Daniele Sepe (l’ormai celebre Capitone) in compagnia dei membri delle varie band. In soli due mesi circa di lavorazione, grazie anche ai fondi ottenuti attraverso una felice campagna su Music Raiser, il progetto va in porto e il brano Le Range Fellon, scritto da Andrea Tartaglia, registrato dai Tartaglia Aneuro e un’orchestra di fiati, con la sapiente direzione artistica del Capitano Sepe, resta per ben 3 settimane al primo posto della classifica Viral 50 di Spotify e per oltre un mese nella top 10.
Nato con l’urgenza del rap, la rabbia del rock, il nervosismo dell’elettronica underground, e il sentimento mistico e un po’ romantico della musica popolare (non solo napoletana) l’Aneuro è un progetto tematico e musicale senza un vero e proprio genere di riferimento, mescola ritmiche e sonorità differenti rubate alle più insospettabili fonti, che dopo un lungo e travagliato processo di crescita e autocoscienza, giunge infine all’esordio discografico con l’album “Per errore” che verrà proposto in versione live per Napoli Underground il 9 febbraio prossimo.
Il 17 febbraio sarà invece Gianluca Pelliccio ad esibirsi sulle tavole de “Il Primo” e anch’egli proporrà al pubblico i brani del suo album d’esordio autoprodotto “Bossa del Mare”. Napoletano verace, Gianluca infatti nasce e cresce in Via dei Tribunali, dove la musica viene fuori dalle mura di quei vicoli bui ma piena di sentimento. La sua vocazione musicale si manifesta già in tenera età quando cerca di accompagnare al piano il padre anch’egli musicista. I suoi musicisti di riferimento diventano Duke Ellington, Errol Garner, Ella Fitzgerald, Carlos Jobim, Trovaioli e Bill Evans. Segnato dalla perdita del padre che gli aveva trasmesso la passione per la musica, cerca di lenire il dolore attraverso la composizione, trasformandolo in musica e parole. Ma è l’incontro con altri due talenti partenopei, i musicisti Enzo Anastasio e Federico Luongo che segna la sua svolta creativa. L’intesa è immediata, Gianluca riprende le sue composizioni ed assieme ad una nuova forza che solo la musica sa donare crea “Bossa del Mare” che con un’atmosfera chillout, mantiene l’impronta delle sonorità e delle melodie tipiche mediterranee.