In scena al Teatro Il Primo di Napoli, fino al 29 gennaio, “Caffè Notturno…C’è di peggio care signore” di Antonio e Maurizio Casagrande, con Antonio Casagrande, Paola Casagrande, Ania Cecilia, Tiziana De Giacomo, Marianna Liguori e Diego Macario.
Lo spettacolo è liberamente ispirato dall’atto unico “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello. All’interno di un bar della stazione – dove si svolge tutta la scena – ritroviamo un uomo malato di tumore, che passa gli ultimi giorni della sua vita a cogliere l’essenza delle cose e delle situazione, che per gli altri possono sembrano prive di significato, ma per lui assumono un valore diverso. L’altro personaggio è un avventore del caffè, un uomo senza alcun interesse, alle prese con una vita futile e banale.
Nella versione riadattata di Antonio e Maurizio Casagrande ci ritroviamo ugualmente all’interno di un caffè della stazione ferroviaria. Il primo personaggio ad entrare in scena è l’eccentrico barista (Diego Maracario), un ruolo fondamentale nella storia, poiché sarà proprio lui a svelare il finale. Al centro della storia troviamo un uomo (Antonio Casagrande) che indossa un abito bianco stile anni 20, accompagnato da una strana pianista (Paola Casgrande) vestita di stracci – che nel corso della storia si rivelerà sua moglie – e da tre ragazze (Tiziana De Giacomo, Marianna Liguori e Ania Cecilia) che irrompono sulla scena, litigano tra loro per aver perso il treno. Le ragazze ridono di quello stravagante signore che parla in maniera strana. Tutto cambierà quando lui confiderà loro di avere solo pochi mesi di vita. I quattro personaggi intavolano un dialogo sulla vita e sulla morte. Un viaggio tra passato e presente, caratterizzato da momenti comici e da altri drammatici. Uno spettacolo in cui il vecchio modo di fare teatro, ormai morto, lascia il posto a nuove forme di intrattenimento.
La messa in scena, che non è al suo primo debutto, si contraddistingue per la sua energia e originalità. Complice anche l’audacia dei Casagrande, per aver elaborato un testo fluido ed efficace, in cui la comicità si alterna al dramma e alla riflessione, senza sfociare mai nel banale. Merito della buona riuscita va sicuramente alla maestria di Antonio Casagrande, affiancato sul palco da un cast di attori in linea con l’intero progetto. Uno spettacolo da non perdere.