Dalll’11 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015 al Teatro Parioli Peppino De Filippo, Luigi De Filippo in “La lettera di mammà”, commedia in due atti di Peppino De Filippo, regia Luigi De Filippo. In scena con Luigi De Filippo anche:Claudia Balsamo, Stefania Aluzzi, Fabiana Russo, Riccardo Feola, Francesca Ciardiello, Marilia Testa, Stefania Ventura, Michele Sibilio, Giorgio Pinto, Vincenzo De Luca. Una lettera-testamento lasciata dalla madre di nobile casata, al giovane baroncino, provoca spassosi equivoci.“La lettera di mammà”, fu rappresentata per la prima volta nel 1933 dai fratelli De Filippo al Teatro Sannazaro di Napoli. La vicenda divertentissima dei due nobili spiantati, che cercano di sistemarsi e di scrollarsi di dosso la miseria che li opprime, sposando le due ereditiere di una famiglia di ricchi commercianti desiderosi di vantare un titolo nobiliare, fu accolta festosamente dal pubblico napoletano che scoprì nei giovani fratelli De Filippo quel talento e quella comicità pervasa di amarezza che, col tempo, li avrebbe resi celebri e ammirati in Italia e all’estero. Ora, Luigi De Filippo, la ripropone al pubblico di oggi in una sua personale interpretazione con la sua regia e la sua Compagnia di Teatro di undici attori.
Anche in questa circostanza, Luigi De Filippo, bravissimo, si rivela in tutto degno della grande dinastia dei De Filippo.Il Teatro non si fa con la tecnica, ma con la fantasia e Napoli e i De Filippo, di fantasia ne hanno sempre avuta da vendere.
“La lettera di mammà”,testo del 1933,debuttò a Napoli al Teatro Sannazaro in quello stesso anno,con la Compagnia dei tre fratelli De Filippo ancora insieme.
La “commedia brillante”,come la definiva lo stesso autore,racconta la storia di un nobile impoverito che riesce a fare sposare con un matrimonio combinato il nipote Riccardo con Claretta,figlia di Luisa e Gaetano,ricco commerciante desideroso di un titolo nobiliare.Mentre l’anziano e spiantato barone mira a sposare Teresina,ricca zitella,che con il suo patrimonio lo salverebbe dalla miseria.Ma non tutto fila liscio,perché Riccardo per rispettare le ultime volontà che la madre defunta gli ha dettato in una lettera,crede di non dover soddisfare le legittime aspettative di Claretta,moglie ricca e piena di passione e ovviamente di denaro.Svolta che renderà meno prevedibile e più gustosa l’intera vicenda.
“In questa commedia debuttai come coprotagonista nel 1952 /53 all’Olimpia di Milano.Ricordo che mio padre mi prese per mano e mi condusse alla ribalta affinchè ricevessi la mia parte di applausi.”Luigi De Filippo ricorda così la sua prima volta nella “Lettera di mammà”. “La lettera di mammà è stato uno dei primi copioni di mio padre,una anticipazione del Teatro Umoristico dei De Filippo,fatto di opere comiche sì,ma capaci di suscitare riflessioni.Qui si mettono in evidenza i guai che possono succedere quando sono le famiglie a combinare un matrimonio e non i futuri sposi. Luigi ha ambientato l’allestimento dello spettacolo negli anni Venti.A quel tempo i ragazzi avevano meno libertà di oggi e i matrimoni combinati erano frequenti”.