Edoardo Erba in questo suo ultimo lavoro parla di una tematica quanto mai attuale quanto controversa
Al Teatro Nuovo di Napoli sono di scena Maria Amelia Monti e Marina Massironi ne Il Marito Invisibile, scritto e diretto da Edoardo Erba; una produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo (repliche fino a dom. 14 novembre).
Edoardo Erba, già autore di Muratori che abbiamo applaudito qualche settimana fa al Teatro Sannazzaro, in questo suo ultimo lavoro parla di una tematica quanto mai attuale quanto controversa: il ruolo dei social media e dei rapporti virtuali tra persone che, specie in questi ultimi due anni di pandemia, sembrano aver preso sempre più il posto dei contatti reali. Il Marito Invisibile, infatti, parla di amicizia e “amore ai tempi del covid”. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma (Monti) e Lorella (Massironi), che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha … non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica. Si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l’invisibilità… “Nella regia del Marito Invisibile – dichiara Erba – ho voluto creare una realtà virtuale più ricca e articolata della realtà che vediamo sul palco. Le attrici recitano sullo sfondo di un blue screen circondate da una realtà monocromatica, che prende vita e colore solo dal piano della telecamera in su. Sui grandi schermi che sovrastano il palco, infatti, le vediamo vivere nelle loro case, piene di oggetti, di luci, di fumo, di colori e di movimento. Il contrasto – funzionale alla storia che la commedia racconta – mette lo spettatore in una situazione nuova”.
E, in effetti, in questo strano e divertente miscuglio tra realtà vera e realtà virtuale, tra teatro e cinema, è il pubblico – di volta in volta – a scegliere quale delle due “versioni” della stessa pièce seguire: la versione più scarna ed essenziale del piano di sotto, o quella più realistica ed elaborata del piano di sopra, che offre anche la possibilità di godere appieno delle espressioni facciali, che vanno dall’incredulità alla rabbia, dalla costernazione alla condiscendenza, delle due bravissime interpreti, come in un primo piano cinematografico. Lo spettacolo, composto da cinque quadri (come i cinque episodi della commedia antica) si risolve così in un atto unico dal ritmo incalzante, grazie ai video e alle proiezioni di pagine social (curati da Leonardo Erba) che fanno da cucitura tra una situazione e l’altra. Il testo, ben congegnato, indaga a fondo – ma con leggerezza – tutte le fasi dell’amicizia e dell’amore: innamoramento, confidenze, tradimento, riappacificazione. Smaterializzazione… Il tutto reso con grande efficacia da due interpreti, Maria Amelia Monti e Marina Massironi, dalla verve e dalla comicità irresistibili, per un’ora e un quarto di spettacolo esilarante.